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Raffica di vertenze dai dipendenti, la Sas ora rischia il collasso

PALERMO. Travolta dai contenziosi dei dipendenti che rivendicano tutta una serie di indennità contrattuali, la maxi società regionale Sas, che conta duemila dipendenti, rischia il tracollo. È l'allarme lanciato dall'amministratore unico, Sergio Tufano, che ha fatto un po’ i conti: «Entro sei mesi andrà a sentenza il 70 per cento delle cause. Abbiamo perso in Cassazione e ormai non ne vinciamo più nessuna».

Tufano ha chiesto al governo la possibilità di avviare le transazioni anche perchè, dice, gli stessi lavoratori vogliono garantire la sopravvivenza dell'ente e sono pronti ad alcune rinunce. «Ma abbiamo le mani legate – spiega Tufano – perchè una delibera della giunta di qualche anno fa vieta di stipulare transazioni».

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha scritto alla giunta per decidere sul da farsi. Gli uffici dell’Economia hanno studiato la vicenda e sostengono che in realtà ad essere vietate sono le transazioni seriali e immotivate, per cui in realtà l’amministratore potrebbe comunque procedere se lo ritiene necessario. Al momento, per farla breve, né la giunta né Tufano si sono presi la responsabilità di chiudere questo maxi contenzioso.

 

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