
PALERMO. Nuove opportunità per i Comuni siciliani per rimettere in sesto scuole e opere pubbliche. Da Roma e dall’Europa arriva un fiume di denaro contro il rischio sismico, in tutto quasi 150 milioni per i prossimi tre anni.
Sempre che i sindaci non si facciano sfuggire nuovamente l’occasione: pochi mesi fa, ad esempio, una norma nazionale aveva dato ai Comuni siciliani la possibilità di avviare lavori in scuole ed edifici pubblici senza il rischio di sforare il patto di stabilità, cioè i temuti vincoli alla spesa spesso accusati di frenare gli investimenti. Un’occasione ghiottissima, eppure praticamente nessuno alla fine ha aderito.
E ancora: lo scorso anno 38 Comuni siciliani avrebbero dovuto bandire gare per un totale di 34 milioni di euro per ristrutturare e mettere in sicurezza decine di edifici scolastici. Solo una parte dei sindaci ha rispettato la scadenza prevista dal bando e lo Stato si è ripreso 17 milioni non spesi. Ora arrivano nuove possibilità di avere un aiuto in uno dei settori più volte contestati dai sindaci, quello della progettazione.

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6 Commenti
Giuseppe Amodeo
23/08/2017 08:05
Non si capisce il perché in Sicilia non si riesce a spendere i fondi europei che darebbero sicurezza e lavoro a quanto pare la plobblematica di non spendere e la solita i politici e i collusi. Non sanno come spartirai i finanziamenti così non fanno niente perché non cambia questo sistema burocratico e corrotto che sia Roma direttamente a preparare i progetti
Pietro.2017
23/08/2017 12:37
Bisogna vedere quanti soldi effettivamente arriveranno perché molti si perdono per strada come le condutture idriche fatiscenti e poi i sindaci si scantano delle infiltrazioni mafiose quindi meglio che intervenga direttamente il governo centrale
tio pepe
23/08/2017 12:54
alla fine si spenderanno solo il 40% dei soldi, gli altri torneranno in Europa per mancanza di progetti presentati o per errori di intelligenza.
Alessandro
24/08/2017 09:40
Gli altri 60 % se li intascheranno i politici suciliani
Salvatore
23/08/2017 13:07
150 milioni non mi sembrano un fiume di finanziamento. Cmq purché si spendano in modo appropriato, non per le imprese che dovranno realizzare le opere ma per l'obiettivo della pubblica utilità.
Uno
23/08/2017 15:12
Io farei venire direttamente un "tedesco " a finanziare i lavori altro che Roma prima e i siciliani poi
pinkopallo
23/08/2017 17:47
?????
Banny
24/08/2017 09:40
Meglio non dare fondi alla Sicilia, se li mettono in tasca e non fanno nulla.