PALERMO. Più di una suggestione di ferragosto o di una ricostruzione fantapolitica, meno di una candidatura ufficiale. In mezzo c'è la sfida nel centrosinistra siciliano per la corsa a presidente della Regione che potrebbe davvero concretizzarsi in un faccia a faccia fra due rettori, due personalità di altissimo spessore dal punto di vista accademico. Fabrizio Micari e Roberto Lagalla, ovvero l'attuale rettore dell'Università di Palermo ed il suo predecessore potrebbero essere entrambi in corsa per Palazzo d'Orleans.
Lagalla, 62 anni, medico, numero uno di Palazzo Steri dal 2008 al 2015, già assessore regionale alla Sanità per un paio d'anni (2006-2008) nella giunta di Totò Cuffaro, il cui nome è stato spesso tirato in ballo negli ultimi anni nel mondo della politica, la scorsa primavera aveva rotto gli indugi, aveva raccontato ai giornalisti il suo progetto di Idea Sicilia e aveva lanciato la candidatura ufficiale alla Regione.
Micari, 54 anni, ingegnere, una vita all'interna dell'Ateneo, "magnifico" dal mese di luglio del 2015 non ha mai avuto cariche politiche, il suo nome era stato sussurrato nelle scorse settimane, poi il vento della sua candidatura sembrava essersi affievolito, fino a ieri pomeriggio, quando lui stesso, per la prima volta, si è fatto avanti in prima persona. "Se ci saranno le condizioni - ha detto - e un progetto che mi permetta di continuare il lavoro che sto facendo per garantire il futuro dei nostri giovani non sarei certo io a tirarmi indietro. Ma è tutto da discutere". Così il rettore ha parlato rispetto all'ipotesi che possa essere lui il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra.
Il nome di Micari era stato proposto da Leoluca Orlando nelle riunioni con il Pd e gli altri partiti che dovrebbero fare parte del cosiddetto "campo largo". Sull'eventuale candidatura di Micari s'era diffusa la voce di una sua presunta ineleggibilità ma questo è previsto per gli amministratori e i dirigenti di enti o aziende che beneficiano di contributi da parte della Regione e non sarebbe dunque il caso del rettore di una Università statale.
Solo ieri il Giornale di Sicilia aveva raccontato dell'accordo chiuso fra Totò Cardinale e Roberto Lagalla e Idea Sicilia: «Ci stiamo spendendo con convinzione e impegno – aveva detto Cardinale - recuperando anche l’area Pisapia-Tabacci, che ha già offerto la propria disponibilità con concrete a apprezzabili proposte al tavolo programmatico presieduto da Leoluca Orlando».
Mentre un altro sindaco siciliano, anche lui vicino al progetto orlandiano, si era speso a favore della candidatura Micari: "Se andiamo alla società civile - aveva detto Enzo Bianco, primo cittadino di Catania -, Fabrizio Micari ha tutte le carte per correre".
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