ROMA. "Non ho mai pensato di uscire dai social, sarebbe una sconfitta, non è giusto che una persona si trovi di fronte al bivio di rimanere e subire l'umiliazione oppure uscire, soprattutto per le donne non è giusto". Lo afferma la presidente della Camera Laura Boldrini, ai microfoni di '6 su radio 1' dopo la decisione di procedere per vie legali nei confronti degli haters sui suoi profili social. "Dobbiamo dare l'esempio ai nostri giovani - prosegue - che di fronte alla violenza, alle minacce, non si può stare in silenzio, non si può abbassare la testa e quindi ho pensato che fosse utile annunciare di far valere i miei diritti nelle opportune sedi e, visto l'esito di tante persone giovani che hanno condiviso oggi con me questa battaglia, penso di aver fatto la cosa giusta". E ancora: "I social media sono potentissimi hanno una diffusione senza limiti e producono nella sfera digitale un odio che a volte viene trasferito fuori dalla sfera digitale. Credo sia irresponsabile ignorare questo fenomeno. Questa modalità di trattare le persone ammazza il dibattito politico. Se qualcuno non è d'accordo con me ha tutto il diritto di esprimerlo ma in modo civile. Molta gente oggi in Italia non si esprime più sul web e questo uccide la democrazia. Bisognerebbe chiedere il motivo ai miei haters - aggiunge Boldrini - ma basta vedere i loro profili per capire. Sono persone che a malapena riconoscono la differenza tra governo e parlamento, non tollerano che le donne possano avere ruoli di vertice, inneggiano al nazismo, al fascismo, mirano ad uccidere tutte le persone che arrivano in Italia".