ROMA. "L'alleanza con il centro c'è già a Palermo e a Catania. E poi la domanda è: in Sicilia vogliamo vincere o perdere? Noi qui abbiamo bisogno dell'Udc di Casini e di Ap, che hanno un radicamento vero. E hanno dato un contributo leale a Crocetta, a Palermo e a Catania". Il sindaco di Catania Enzo Bianco, intervistato dal Corriere della Sera, auspica "che prevalga la ragionevolezza. Ma se la sinistra volesse proprio suicidarsi, penso che potremmo vincere anche senza di loro".
Sul candidato, "a maggio i vertici del Pd mi hanno sondato, ma io ho un impegno con i miei cittadini. Sono stato fra quelli che hanno chiesto di sollecitare la disponibilità di Grasso, e forse avremmo dovuto acquisire subito il suo rifiuto. Oggi credo che dobbiamo seguire i modelli Palermo e Catania: sia Leoluca Orlando che io siamo stati eletti al primo turno con un' alleanza molto ampia, dal centro alla sinistra", dichiara Bianco.
"Se si parla di un centrista, penso che Gianpiero D'Alia abbia le maggiori chance. Se andiamo alla società civile, Fabrizio Micari ha tutte le carte per correre; oppure un giovane come Emiliano Abramo, che qui è coordinatore della Comunità di Sant'Egidio", ipotizza Bianco.
Pensando al Pd, c'è Giuseppe Lupo, attuale vice presidente dell'Assemblea regionale. Se volessimo pensare a una figura con forte valore simbolico, Lucia Borsellino è molto stimata a amata. Però la cosa più importante è fare presto".
Nell'intervista Bianco attacca le ultime decisioni di Palazzo dei Normanni: "Vogliono reintrodurre i consiglieri provinciali eletti, con le indennità e quant'altro; vogliono distinguere fra sindaco e sindaco metropolitano, così per esempio Palermo e Catania avrebbero due sindaci. Sono norme illegittime, da ritorno alla Prima Repubblica".
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia