PALERMO. "Il centrodestra, come è lecito che sia, gioca la sua partita. Ma mentre noi abbiamo già i 62 candidati, mentre noi abbiamo già pianificato la campagna elettorale e stiamo ultimando il programma, loro cercano ancora il candidato presidente che metta d'accordo le anime del partito, senza mai un accenno a quelli che sono i programmi e le proposte. Danno la precedenza alla poltrone. E questo li rende sempre meno credibili. Il centrosinistra, dopo il governo Crocetta, rischia un numero a una cifra". Lo afferma alla Stampa, il candidato Cinquestelle alla guida della Regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri. "L'era Crocetta - osserva Cancelleri - è stata catastrofica. Musumeci continua a essere un personaggio in cerca d'autore". Su vicende come la questione delle firme irregolari in Sicilia, Cancellieri afferma: "Archiviata. Ingigantita. Isolata. Un innocuo scivolone trattato come lo scandalo Watergate. Tra l'altro i colleghi coinvolti, per non nuocere anche solo esteticamente al movimento, hanno fatto un passo indietro non ricandidandosi. E, nel caso di Giorgio, dimettendosi da parlamentare". Alla domanda su eventuali alleanze, in caso di vittoria, se il Movimento non avesse la maggioranza assoluta, Cancelleri risponde: "Alleanze? Con nessuno. Porteremo in aula temi e proposte di buon senso. Non siamo disposti a fare compromessi. Se non passano, si va a casa. Non voglio fare il politico di mestiere".