Vaccini, 10 gli obbligatori e multe più lievi per i genitori: cosa cambia nel nuovo decreto
ROMA. Via libera del Senato al "decreto Lorenzin", che introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola. Il testo andrà ora alla Camera, dove venerdì 28 luglio si terrà il voto finale. L’esame del testo, su cui è scontata l’apposizione della questione di fiducia, avrà inizio da mercoledì. Dal Senato, il provvedimento esce modificato rispetto alla versione iniziale ma «si afferma l’obbligo, punto fondamentale, e l’obiettivo è assolutamente centrato», ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «#Vaccini Senato approva decreto a larga maggioranza. Un passo avanti per la tutela della salute degli italiani. Ora passa alla Camera», è stato il commento immediato via Twitter del premier Paolo Gentiloni. ECCO COSA PREVEDE Resta l'obbligo per l'iscrizione a scuola L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, ovvero nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi. Vaccini obbligatori da 12 a 10 Le vaccinazioni obbligatorie passano, rispetto alla versione iniziale del provvedimento, da 12 a 10. Le vaccinazioni obbligatorie sono: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b; quelle la cui obbligatorietà è sottoposta a verifica triennale sono antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella Vaccini fortemente raccomandati Sono 4: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus. «Le due riguardanti la meningite - ha chiarito Lorenzin - diventano comunque fortemente raccomandate e prevedono una chiamata attiva nei confronti dei genitori». Multe meno salate I genitori che non vaccinano i figli rischiano ora una multa da 100 a 500 euro, contro quella in origine che andava dai 500 ai 7.500 euro. Cade inoltre il rischio di perdere la patria potestà per i genitori che non vaccinano i figli, ma si prevede che questi siano «convocati dall’azienda sanitaria al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l’effettuazione». Approvato dal Senato anche un emendamento sui vaccini monocomponenti, secondo il quale una persona che è immune da alcune patologie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria deve venire comunque vaccinato «con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste immunizzazione». Prenotati in farmacia Le vaccinazioni potranno essere prenotate nelle farmacie convenzionate e per il prossimo anno scolastico è prevista anche l’autocertificazione. DISPOSIZIONI PER L'ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Per l’anno scolastico 2017/2018, sono dettate specifiche disposizioni transitorie per la fase di prima applicazione del decreto: Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo ed entro il 10 settembre 2017 per i nidi 1) per l’avvenuta vaccinazione può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione; 2) per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa documentazione; 3) coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’Asl; Entro il 10 marzo 2018: nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione. DALL'ANNO SCOLASTICO 2019/2020 Dall’anno scolastico 2019/2020 è prevista un’ulteriore semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l’iscrizione a scuola dei minori: gli istituti scolastici dialogheranno direttamente con le ASL, al fine di verificare lo «stato vaccinale» degli studenti, senza ulteriori oneri per le famiglie.