PALERMO. La sezioni riunite di controllo della Corte dei Conti ha parificato, cioè giudicato conforme, il rendiconto della Regione Sicilia per il 2016, rilevando come unica anomalia il fondo per la partecipate, in particolare relativamente ai debiti dell'Azienda siciliana trasporti (Ast).
I giudici hanno cosi rigettato le richieste del procuratore generale d'appello della Corte conti, Pino Zingale, secondo il quale il consuntivo era irregolare.
Secondo Zingale le misure messe a punto negli ultimi 20 giorni da Crocetta e dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei per turare le falle nel bilancio 2016 non sono sufficienti. In particolare, secondo Zingale, dai derivati potrebbe arrivare una perdita di oltre 200 milioni mentre nel fondo rischi ne sono stati accantonati appena 20.
Gli stessi dubbi sono stati avanzati per il fondo che dovrebbe coprire le perdite delle partecipate, in cui Baccei ha accantonato appena 3 milioni.
"I giudici della Corte dei Conti hanno confermato la solidità della Regione siciliana e il grande lavoro che il mio governo ha fatto per risanare il bilancio" è il commento del governatore Rosario Crocetta. "I nostri conti sono a posto. In questi anni - prosegue il presidente - abbiamo fatto uno straordinario lavoro di risanamento, portando un bilancio che nel 2016 presentava un disavanzo di meno 2 miliardi di euro e oltre 2 miliardi e 700 milioni di euro di debiti non pagati, in una situazione in cui negli ultimi tre anni si è avuto oltre 1 miliardo di avanzo, dopo aver pagato i fornitori. "Il nostro governo - conclude il presidente - ha salvato la Sicilia e ne siamo orgogliosi".
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