PALERMO. I termovalorizzatori accantonati perché la Regione non ha approvato il piano che lei stessa aveva messo a punto. Gli impianti di compostaggio, che avrebbero ridotto i rifiuti in discarica, rimasti solo sulla carta malgrado autorizzazioni e finanziamenti già pronti.
La strada dell’immondizia all’estero impraticabile perché mancano gli Ato che dovrebbero gestire l’operazione. L’assessore Vania Contrafatto mette sul tavolo tutte le emergenze irrisolte. Segnale degli ostacoli interni incontrati dal magistrato prestato alla giunta. E così, dopo aver vissuto da «separati in casa» per tutta la durata della loro convivenza ai Rifiuti, l’assessore e il dirigente Maurizio Pirillo - che ha chiesto e ottenuto di essere trasferito agli Enti Locali - si ritrovano accomunati dalla denuncia di ritardi e ostacoli.
A cominciare dai termovalorizzatori, ordinati dal governo nazionale ormai due anni fa per trovare una via d’uscita strutturale all’emergenza e rimasti fermi perchè la Regione ha di fatto bocciato se stessa. «I termovalorizzatori - ammette la Contrafatto - non si possono realizzare, almeno fino a quando l’assessorato al Territorio non ci approverà il piano che abbiamo inviato un anno fa».
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