Lunedì 23 Dicembre 2024

"Modello Palermo" per le regionali, mal di pancia nel centrosinistra

Leoluca Orlando

PALERMO. Il "Modello Palermo" da replicare alle prossime elezioni regionali in Sicilia inizia a mostrare le prime crepe. Non sono pochi, infatti, i mal di pancia che emergono tra esponenti di quel centro sinistra che dovrebbe far parte di questa nuova coalizione proposta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando che lunedì ha convocato una riunione proprio su questo argomento. A mostrare il suo scetticismo è Giusto Catania, consigliere comunale del capoluogo ed ex assessore della giunta Orlando: "Il modello Palermo non è esportabile alla Regione siciliana, non ci sono i presupposti minimi. A Palermo è stata possibile un'alleanza anomala perché il Pd, dopo cinque anni di opposizione, ha accettato acriticamente di avallare un programma in contro-tendenza rispetto alle scelte che vengono fatte dal Pd stesso a livello nazionale, regionale e in tutte le amministrazioni locali del Paese". Poi ha continuato: "Credo che Leoluca Orlando debba rassegnarsi - prosegue - le sue priorità programmatiche, la sua visione politica e culturale, le sue scelte di governo sono incompatibili con il Pd. Non penso che Orlando si voglia ostinare in questo tentativo titanico di riformare il Pd, non lo ha fatto con la Dc e non credo che, alla sua età, lo voglia fare con un partito che ha un respiro decisamente più corto della balena bianca". Poi la stoccata al Pd di Matteo Renzi: "La Carta di Palermo non è compatibile con gli hotspot, coi decreti Minniti - sostiene - o con le affermazioni di Renzi sui migranti; la voglia di ribaltare il potere consolidato non può andare a braccetto con l'egemonia confindustriale dentro la macchina regionale". "Orlando venga con noi - conclude - per definire una piattaforma, un percorso partecipato e una soggettività della sinistra, autonoma dal Pd. Dopo cinque anni di governo Crocetta c'è la possibilità di costruire un'opzione credibile al fine di evitare che la Sicilia sia consegnata alla destra o ai grillini, cosa che il Pd non potrà fare, visto che continua a mantenere in vita il moribondo governo Crocetta". Intanto, interviene anche il segretario del Pd Sicilia, Fausto Raciti: "Non ho ricevuto alcun invito a partecipare, in quel caso mi sarei posto il problema se andare o meno. Ad ogni modo credo che quella riunione sia circoscritta all'ambito della coalizione palermitana e non è un mio problema il livello della discussione che faranno. Il voto per le regionali in Sicilia resta un tema anche di carattere nazionale, noi lo stiamo affrontando anche col Pd a Roma". Registrando "alcune prese di posizione critiche da parte di forze politiche" proprio sull'incontro voluto da Orlando, Raciti aggiunge: "Siamo aperti a tutte le soluzioni, ma è illusorio che la discussione si possa sviluppare solamente in chiave siciliana".

leggi l'articolo completo