Rilievi della Corte dei conti sul bilancio, Baccei riferisce all'Ars e tiene duro su due punti
PALERMO. Il governo Crocetta tiene duro su due delle quattro contestazioni mosse dalla Corte dei conti al rendiconto generale del 2016, il cui giudizio di parifica è stato sospeso dai giudici contabili, mentre sugli altri due punti ha stabilito di procedere alle modifiche. La linea dell'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, è stata condivisa in giunta nei giorni scorsi, stamani le controdeduzioni vengono trasmesse alla Corte che si riunirà in udienza il 19 luglio per il giudizio definitivo sul consuntivo dell'anno scorso, che sta tenendo col fiato sospeso Palazzo d'Orleans. Nel pomeriggio Baccei, intanto, riferirà all'Ars sul rendiconto dopo il pressing fatto dalle opposizioni alla Presidenza dell'Assemblea subito dopo la sospensione del giudizio di parifica, con il procuratore generale della Corte che aveva chiesto addirittura la bocciatura del documento. Baccei e il suo staff hanno deciso di apportare le modifiche intervenendo sugli accantonamenti relativi al 'fondo perdite società partecipate' e al 'fondo contenzioso' rispondendo così alle osservazioni dei giudici contabili. Nessuna modifica, invece, sugli altri due punti segnalati dalla Corte dei Conti, col governo Crocetta che nella sua relazione cercherà di convincere i giudici sulla solidità del documento: si tratta degli accantonamenti per i residui perenti al 31 dicembre del 2016 e per 'la mancata valorizzazione del fondo passività potenziali relativo al rischio concernente i contratti derivati'.