PALERMO. "Il bilancio della Regione è solido e forte. Lo ribadisco: è solido e forte". L'ha ripetuta due volte Alessandro Baccei, assessore regionale all'Economia, la sua opinione sui conti della Regione Siciliana aprendo l'intervenendo a Sala d'Ercole, all'Ars. La seduta di oggi era stata convocata per l'esposizione, da parte del governo regionale, delle risposte alle osservazioni della Corte dei Conti che ha sospeso fino al 19 luglio il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione, dando tempo fino al 10 luglio per esporre eventuali memorie ed al 19 luglio per il giudizio definitivo. "I rilievi non riguardano il bilancio in senso stretto - ha detto Baccei - il bilancio regionale non ha subito alcun rilievo, dunque non ci sarà alcuna manovra correttiva. I rilievi riguardano il 'prospetto del risultato di amministrazione', che quest'anno è stato applicato per la prima volta e che è la somma del bilancio dei fondi regionali e dei fondi extraregionali". "Il procuratore generale - ha proseguito Baccei - ha fatto alcune valutazioni riportate dai giornali, ho letto che le spese della Regione sarebbero più alte delle entrate: non è vero, negli ultimi due anni non è stato così. Eppure queste valutazioni hanno dato vita a strumentalizzazioni che hanno messo in dubbio l'azione di risanamento dei conti operata da questo governo. Dunque siamo qui per rispondere alle osservazioni della Corte, ma anche per affermare con forza che il bilancio è sano. Nel passato i bilanci erano caratterizzati da circa cinque miliardi di euro di residui attivi non esigibili, da una mole di debiti fuori bilancio, le società regionali erano in perdita costante mentre altre erano in liquidazione da decenni senza che si concretizzasse la loro chiusura, e c'era un contratto che permetteva ai regionali di andare in pensione con mensilità superiori all'ultima retribuzione". "Nel corso di questa legislatura abbiamo allineato - ha detto - i costi della politica al resto d'Italia, abbiamo messo in liquidazione le società in perdita e anche quelle che non avevano più contratti e dunque erano senza prospettiva di crescita, sono aumentate le entrate tributarie: nel Depf illustreremo tutte le misure che abbiamo messo in campo per risanare i conti, sarà una sorta di bilancio di legislatura". "Se la Corte dei Conti accetterà le osservazioni del governo - ha concluso Baccei - non ci sarà bisogno di alcuna correzione della manovra". La prossima seduta dell'Ars si terrà giovedì 20 luglio alle ore 11.