PALERMO. "Ripartire da un'assoluta discontinuità con il governo regionale e con Crocetta; basta con le anomalie e l'ingerenza di Confindustria; lavorare per una regione dell'accoglienza; casa, lavoro, salute, imprese". È la ricetta di Orlando per le regionali di novembre in Sicilia, illustrata nel corso di un'iniziativa del Pd, con il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato, che in un convento a Baida ha chiamato a raccolta "gli alleati" per tracciare un bilancio delle amministrative.
A cominciare da Palermo, dove Leoluca Orlando è stato rieletto sindaco. Orlando, che ieri ha partecipato a Roma alla manifestazione promossa da Pisapia, ha provato a indicare il percorso di un centrosinistra allargato 'made in Sicily'. Al tavolo dei relatori sedevano gli esponenti dei partiti, dal Pd a Sicilia Futura, dal PSI, fino a Sinistra Italiana - tranne i Centristi e Ap - che hanno sostenuto il progetto civico del professore. In sala anche esponenti di Mdp, come Angelo Capodicasa, la capogruppo del Pd all'Ars Alice Anselmo, l'assessore regionale all'Agricoltura, Antonello Cracolici, il segretario siciliano Fausto Raciti.
"Vogliamo che Palermo, dove abbiamo praticato il 'civismo politico' alternativo a movimenti incapaci di governare ed apparati di partito autoreferenziali e litigiosi - ha detto Orlando - resti un fortino assediato o che sia una forma di contaminazione positiva per la Sicilia e l'Italia? Abbiamo costruito un campo largo su un programma chiaro di cose fatte e da continuare a fare. Se abbiamo un percorso programmatico possiamo chiedere a Grasso, che dirà di no, di candidarsi (il riferimento è alla decisione del presidente del Senato, ndr), o a un simil Grasso di candidarsi. Ma senza percorso e programma chiaro non c'è candidato che tenga".
"Dopo il 10 luglio convocherò un incontro con la realtà e gli esponenti delle liste che hanno sostenuto la mia candidatura a sindaco invitandoli ad avviare un percorso di proposta programmatica per le regionali". Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a margine di un'iniziativa organizzata del PD in un convento a Baida.
"L'esperienza di Rosario Crocetta può dirsi chiusa? Direi di sì", ha detto il capogruppo del PD alla camera Ettore Rosato. "Si è chiusa con luci e ombre - ha osservato - con cose che hanno funzionato e altre che hanno funzionato un po' meno". "Ci vuole discontinuità - ha aggiunto il capogruppo del Pd - e l'eleganza di una coalizione ampia che prenda atto dell'esperienza che c'è stata e che parta proprio da Palermo e dalla capacità di Leoluca Orlando di aggregare forze politiche anche eterogenea, per fare la stessa cosa alla Regione. Ci sono le condizioni perché il centrosinistra possa vincere e possa fare un progetto vincente per la Sicilia".
"L'identità politica del centrosinistra è un bene comune superiore al bene dei singoli partiti che lo compongono". Così il vice presidente dell'Ars Giuseppe Lupo, che insieme alla deputata nazionale del Pd Teresa Piccione, ha promosso a Baida (Pa) l'iniziativa "Dall'esperienza di Palermo alle elezioni regionali". L'assise, allargata ai partiti del centrosinistra che hanno sostenuto la candidatura a sindaco Leoluca Orlando a Palermo, punta proprio a replicare il "modello Palermo" alle regionali di novembre. "L'esperienza di Palermo - ha aggiunto - dimostra che il centrosinistra e i moderati uniti dalla condivisione di un programma rappresentano una coalizione vincente e ciò vale anche per le prossime elezioni regionali". Dopo Leoluca Orlando, anche Lupo ha osservato come la migliore candidatura che la Sicilia possa augurarsi per le prossime regionali "è quella del presidente del Senato, Piero Grasso".
"Il campo largo sperimentato a Palermo va riproposto anche alle regionali per conto tenere i tentativi velleitari dei populismi e delle destre. Per questo lancio un appello alle forze della coalizione che a Palermo hanno portato alla vittoria di Leoluca Orlando ", ha detto commentato anche Teresa Piccione.
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