ROMA. Asse di ferro su clima, libero commercio e, più in generale, sui dossier globali più critici: è in questo contesto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà, dal 26 giugno al 1 luglio, in Canada per una visita "coast-to-coast", che avrà inizio nella capitale Ottawa e terminerà in una delle città più all'avanguardia del mondo, Vancouver.
Il 28 giugno è previsto l'incontro clou della visita del Capo dello Stato: quello con il Primo ministro Justin Trudeau. Un incontro che si inserisce in un contesto di ottime relazioni tra Italia e Canada a tutti i livelli: dal sostegno di Ottawa sul terremoto in Italia centrale fino a quello economico, nell'ambito del quale, nel 2016, si è registrato un interscambio pari a 5,7 miliardi di euro con l'Italia posizionata al terzo posto, dopo Regno Unito e Germania, come partner commerciale europeo del Canada.
Ammonta invece a 3,7 miliardi l'export italiano nel Paese nordamericano mentre sono circa 230 le imprese presenti oltreoceano. Quella di Mattarella, tuttavia, sarà tutt'altro che una visita di mero stampo economico. Sarà, simbolicamente, un passaggio di testimone dalla presidenza italiana del G7 a quella canadese in un contesto di piena continuità di vedute sui principali temi globali: dall'attuazione degli accordi sul clima alla difesa dei diritti umani, dal comune impegno per il contrasto al terrorismo fino agli scambi commerciali come strumento principe nella sfida alla crescita.
Un commercio che sia equo e libero, come lo stesso Mattarella ha ribadito nel recente incontro con i Reali dei Paesi Bassi. E, in quest'ambito, ci sono due punti da tener conto in vista della visita: la tendenza protezionistica (e la preferenza per i rapporti bilaterali e non tra organismi comunitari) del presidente Usa Donald Trump e l'attuazione del Ceta, l'accordo di libero scambio tra Ue e Canada.
L'intesa, che in Italia vede un corposo fronte contrario, è stata ratificata dal Parlamento europeo il 15 febbraio 2017 e necessita, per essere applicata nella sua completezza, della ratifica dei Parlamenti nazionali tanto che, il 21 giugno scorso, il testo è approdato a Palazzo Madama. La visita di Mattarella si snoderà tra Ottawa, Montreal, Toronto e Vancouver. In ciascuna di queste città il Capo dello Stato incontrerà la comunità italiana in un Paese che si impone tra i cinque principali al mondo per l'emigrazione dalla penisola: gli italo-canadesi rappresentano l'8% della popolazione del Paese della foglia d'acero.
Una comunità integrata che, a Toronto può vantare un Centro Organizzativo di Scuole Tecniche e, a Vancouver, un Centro Culturale, entrambi tappe della visita del presidente che, a Montreal, sarà ospite del ricevimento a bordo dell'Amerigo Vespucci dove il sindaco della città gli consegnerà le chiavi della città. Erano vent'anni che un presidente della Repubblica italiano non si recava in Italia: l'ultimo fu Oscar Luigi Scalfaro, nel giugno 1997.
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