PALERMO. Doveva essere la resa dei conti fra le correnti, in particolare fra le aree più ostili a Crocetta e quelle più propense a continuare con lui fino alle regionali del 5 novembre. Ma difficilmente la direzione regionale del Pd, convocata dal segretario Fausto Raciti, si trasformerà in uno scontro.
Quasi tutti i leader delle correnti escludono di seguire D'Alia e Alfano sulla strada della crisi di governo. Probabilmente solo l'area Faraone forzerebbe la mano ma neanche da questo fronte sono arrivate indicazioni agli assessori di prepararsi a uscire dalla giunta.
Mentre Cracolici e Lupo hanno fatto sapere di ritenere inutile l'abbandono degli assessorati a quattro mesi dalle elezioni.
Dunque il Pd oggi pomeriggio lavorerà soprattutto per serrare le file. Sarà presente Crocetta a cui Raciti chiederà ufficialmente di abbandonare i propositi di ricandidarsi da solo e di scegliere invece il sostegno al futuro candidato del centrosinistra.
E in quest'ottica in casa Pd confermano di attendere per mercoledì una risposta da Pietro Grasso, che dovrebbe dimettersi da presidente del Senato per tentare l'elezione a Palazzo d'Orleans. Grasso sarebbe il candidato in grado di riunire la coalizione. Lo ha confermato il leader dei Centristi, Gianpiero D'Alia, che ha invece escluso una sua candidatura.
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