ROMA. Comunali amare per M5S. Secondo gli exit polls, il Movimento Cinque Stelle sarebbe fuori dai ballottaggi in tutte le grandi città, a cominciare da Genova, patria di Beppe Grillo diventata terreno di una faida interna. Con un'affluenza alle 23 intorno al 61%, in calo rispetto alle precedenti amministrative, il voto in 1.004 Comuni, con oltre nove milioni di italiani, riconsegna un quadro politico soprattutto bipolare con i candidati di centrosinistra e quelli di centrodestra che si sfideranno ai ballottaggi tra due settimane. Il M5S, dopo l'exploit lo scorso anno a Roma e a Torino, sarebbe fuori dai quattro capoluoghi di Regione: a Genova, dove al secondo turno vanno il candidato di centrosinistra Gianni Crivello, e del centrodestra, Marco Bucci. A L'Aquila, governata fino ad oggi dal dem Massimo Cialente, è in vantaggio il candidato sindaco Americo Di Benedetto (centrosinistra) mentre a Catanzaro Sergio Abramo (centrodestra) al 31-35% se la vedrà al ballottaggio con Nicola Fiorita (Civica) al 30-34%. Il Pd nel capoluogo calabrese sarebbe fuori dai ballottaggi segnalando, secondo Roberto Speranza di Mdp, un dato politico: "In tre su quattro capoluoghi di Regione, dove c'è un'alleanza classica di centrosinistra - sostiene l'ex esponente Pd - il candidato del centrosinistra va avanti. Nell'unico comune, Catanzaro, in cui si è fatta scelta diversa e noi sosteniamo un candidato civico diverso da quello del Pd, il Pd secondo gli exit poll sarebbe fuori dal ballottaggio". Il flop M5S è reso ancora più amaro dal risultato, abbastanza scontato, di Parma, dove il sindaco uscente Federico Pizzarotti, espulso dal Movimento di Grillo, è in vantaggio con il suo 'Effetto Parma' e se la vedrà al secondo turno con Paolo Scarpa del centrosinistra. A Verona l'eredita di Flavio Tosi non sembra avvantaggiare la sua compagna Patrizia Bisinella che sarebbe fuori dal secondo turno dove si sfideranno Orietta Salemi (centrosinistra) e Federico Sboarina (centrodestra). Tutta da decidere anche l'affollatissima partita a Taranto dove andrebbero al ballottaggio la candidata sindaca Stefania Baldassarri (centrodestra) e Rinaldo Melucci (centrosinistra). Anche se big e partiti si sono tenuti fuori dalla campagna per le amministrative, evitando di dare un valore nazionale, un minuto dopo la chiusura delle urne è partita l'esultanza per il risultato M5S. Secondo Matteo Renzi, che segue i risultati dalla sede nazionale del Pd, la sconfitta grillina è un dato politico "perché vorrebbe dire - spiega il responsabile Enti Locali Matteo Ricci - che a un anno dalla vittoria di Roma e Torino, messi alla prova del governo locale, c'è un giudizio negativo". "Se i dati verranno confermati, sarebbe una sconfitta clamorosa del M5s. Siamo da alcuni anni in un sistema tripolare. Se su 25 capoluoghi di provincia i Cinque stelle non andranno al ballottaggio se non in pochissimi posti, è un fatto politico. Perché vorrebbe dire che a un anno dalla vittoria di Roma, messi alla prova del governo locale, c'è un giudizio negativo". Lo dice Matteo Ricci, responsabile Enti locali del Pd, a Porta a porta commentando gli exit poll. "L'altro dato è che non solo in alcune città i Cinque stelle non andrebbero al ballottaggio ma prenderebbero cifre irrisorie, arriverebbero quarti", aggiunge.