BRUXELLES. L’Italia è tra i Paesi che rispettano meno gli standard anti-corruzione fissati dal Greco (Gruppo di Stati contro la corruzione), organo del Consiglio d’Europa. Il dato emerge dall’ultimo rapporto annuale: il Paese ha implementato pienamente, in cinque anni, solo il 33% delle raccomandazioni sull'incriminazione della corruzione, attraverso l'introduzione nel codice penale di reati specifici. Peggio solo Bosnia (0%), Portogallo e Usa (17%). Fatti progressi invece sulla trasparenza del finanziamento dei partiti. Su questo fronte, segnala il rapporto, l’Italia ha implementato pienamente il 71% delle raccomandazioni per aumentare la trasparenza del finanziamento dei partiti politici, e parzialmente le restanti, e si trova quindi in una posizione migliore di altri grandi Paesi europei, come Francia e Germania, che hanno implementato pienamente meno del 40% delle raccomandazioni del Greco.