
TREVISO. La 90/ma adunata nazionale degli Alpini ha fatto da tribuna a Treviso al dibattito sulle funzionalità di nuovi servizi di leva civili obbligatori.
Impossibile riproporre in Italia la 'naja', il vecchio servizio militare obbligatorio, archiviata il primo gennaio 2005 ma lo stesso ministro della Difesa Roberta Pinotti, presente alla manifestazione dell'Associazione Nazionale Alpini (Ana), ha sottolineato che "la riproposizione di una qualche forma di leva civile declinata in termini di utilizzo dei giovani in ambiti di sicurezza sociale non è un dibattito obsoleto", tanto che in Europa "si è riaperto non solo in Svezia ma anche in Francia, dove, alle ultime presidenziali, l'argomento è stato toccato da molti candidati, compreso Macron".
Una leva, ha specificato, "non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti". E mentre circa centomila penne nere camminavano davanti ad autorità e altri circa trecentomila cittadini assiepati lungo i 2,2 km del percorso per la sfilata che rappresenta l'evento centrale di ogni appuntamento nazionale Ana, a cogliere per primo l'invito del rappresentate del governo è stato il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore della Difesa.
Per l'alto ufficiale il progetto "potrà essere molto utile" sia come "momento di formazione a servizi come la Protezione Civile" sia come "possibilità in futuro di allargare alle forze armate in caso di bisogno". "In molti anni le forze italiane, diventate professioniste - ha aggiunto Graziano - si sono rivelate fra le migliori del mondo. La possibilità di integrare con un sistema diverso, nell'ambito del Terzo Settore, delle forze a disposizione per la pubblica utilità, per la protezione civile - ha rilevato Graziano - è un argomento che molti paesi stanno studiando e che può servire allo sviluppo del Paese".
Sul vecchio servizio militare, arrivato in Italia con Napoleone, non pochi i nostalgici tra quelli che sfilavano, ma entusiasti del modo di intendere il 'nuovo impiego' anche le migliaia di alpini oggi impegnati come volontari della protezione civile sempre pronti ad intervenire nei guai naturalistici italiani. Non per niente lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri aveva definito gli Alpini "campioni di solidarietà".
E tra loro e i ragazzi in armi c'è sempre meno differenza come ha spiegato il generale Claudio Morata comandante delle truppe alpine. "Condividiamo molto con l'Ana sempre vicina alle truppe alpine - ha osservato Morata - e vicini ai reggimenti che operano dove c'è bisogno". Gli Alpini restano in attesa di novità e intanto quelli del Nordest si tengono stretto l'appuntamento del raduno nazionale. Il prossimo anno tocca a Trento.
Persone:
6 Commenti
Io
15/05/2017 07:49
Servizio civile,leva militare,ma finiamola,pagate i giovani per questi servizi.
GIOVANNI
15/05/2017 07:59
E SEMPRE UNA OPPORTUNITA IN ITALIA DOVE IL LAVORO E UN SOGNO,MA SOLO LAVORI DA FAME. NON SI CREA LAVORO MA SOLO FORME DI ASSISTENZIALISMO FACENDO ALTRI DEBITI DA FARE PAGARE ALLA GENERAZIONE FUTURA CHE SARSANNO PER L APPUNTO I GIOVANI.INVECE ALTRI PAESI COME LA CINA ESPORTANO NEL MONDO SIA QUELLO CHE VE BUONO CHE QUELLO CHE NON SERVE PER I MINCHIONI DEL POPOLO CECO,CHE PENSA SOLO AL TELEFONINO COME SBALLARE ,SESSO E DENARO SENZA FARE UN.......E PER FINE CI STANNO INVADENDO MA NON VEDO NESSUNO PROTESTARE...SOLO CHIACCHERE DA STRADA. APPENA LA CUCCAGNA DELLE PENSIONI FINIRA CI SARA LA LITE DEI POVERI CHE OGGI VANNO AD AUMENTARE
Sniper
15/05/2017 08:51
Questa comunista ha individuato il nuovo magna magna allargato anche ai manzi clandestini.
Fabrizio
15/05/2017 09:14
Evidentemente occorre un po' di manovalanza coatta e gratuita nella funzione pubblica per non assumere personale dipendente.
Vito
15/05/2017 13:27
Ovviamente serve a giustificare il rapporto comandanti/comandati a favore del numeratore
Simone
16/05/2017 10:43
Il servizio militare di leva doveva rimanere come allora. Hanno fatto una cavolata per essere educati. Il militare aiutava i giovani a crescere a stare lontano dalla famiglia chioccia, la disciplina militare aiutava i giovani a capire la vita che ci sono limiti che non si posso valicare. Il mio ricordo del militare è stato positivo, da siciliano sono stato mandato in Piemonte a fare il militare e mi è servito molto nella vita, ottima esperienza.