PALERMO. Sui tagli alla Regione ai permessi con la 104 continua lo scontro tra governo e sindacati. I Cobas Codir hanno chiesto all’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, di commissariare la dirigente Luciana Giammanco che aveva varato il provvedimento di riduzione del beneficio e adesso auspicano che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, eserciti i suoi poteri e faccia revocare la circolare.
Il problema riguarda la norma che consente di beneficiare dei permessi per accudire un parente malato. A livello nazionale i dipendenti della pubblica amministrazione possono assentarsi per 3 giorni al mese o per due ore al giorno ma nel limite delle 18 ore al mese. Dunque si possono scegliere le due formule. In Sicilia una circolare della Giammanco stabilisce che anche nel caso di assenza in giorni, bisogna sempre rispettare il tetto delle 18 ore.
Per cui l’assenza con la 104 in un giorno in cui è previsto il rientro pomeridiano, dunque in cui si lavora di più, vale doppio. La circolare della discordia riguarda circa 2.800 regionali e secondo la Giammanco è frutto di una norma regionale che rende diversa l’Isola dal resto d’Italia.
I Cobas-Codir spiegano però che “la stessa Corte di Cassazione ha sancito anche la possibile configurabilità del reato di abuso d’ufficio per la negazione dei benefici della legge 104 a soggetti aventi titolo e che hanno la necessità di assistere soggetti portatori di handicap grave. Se l’assessore e il presidente della Regione non dovessero provvedere a ristabilire le garanzie della legge 104 saranno ritenuti anche loro personalmente responsabili per gli eventuali e conseguenti abusi”.
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