BENIN CITY. Laura Boldrini è volata in Nigeria, il Paese più popoloso del continente africano, ricco di petrolio ma anche luogo simbolo della tratta delle ragazze e piagato dal terrorismo jihadista di Boko Haram. Una visita istituzionale ma che, com'è abitudine con la Presidente della Camera, comprende appuntamenti con importanti organizzazioni che legano questioni cruciali del Paese ospitante alla realtà italiana. "Stabilizzare l'Africa, investire in questo continente dalle tantissime contraddizioni, è interesse nostro, europeo", dice Laura Boldrini, appena atterrata a Benin City, prima tappa della sua visita. La presidente sottolinea la profonda interdipendenza tra la realtà del Continente africano, di cui la Nigeria è il Paese più popoloso, e la situazione europea e di casa nostra, tenuto conto che da qui arriva in Italia la comunità di migranti più numerosa, ancora più folta di quella somala. "Un Paese con un'età media di 18 anni non è una minaccia ma una grande opportunità di sviluppo, per loro, ma anche per noi", aggiunge la Boldrini. Nella sua visita la Presidente della Camera toccherà con mano l'emergenza delle tratte delle ragazze (circa l'80% delle migranti nigeriane finisce sulle nostre strade, vittima dello sfruttamento sessuale). Oggi la presidente farà visita a Benin City al Naptip, (National Agency for the Prohibition of Trafficking in Persons) nella regione di Edo, un'importante agenzia governativa impegnata nel recupero di donne vittime di tratta. Qui Laura Boldrini vedrà alcune giovani donne di ritorno dall'Italia, che stanno seguendo un percorso di recupero dopo aver patito, sui nostri marciapiedi, il dramma dello sfruttamento sessuale. Quindi si recherà al futuro Centro di Formazione Professionale gestito dalla Missione Salesiana e finanziato con fondi della cooperazione italiana e dell'Unione Europea. Una struttura che nei prossimi mesi potrà ospitare fino a 2000 studenti con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione offrendo loro opportunità di formazione ed impiego nel loro Paese. Domenica trasferimento a Lagos, enorme megalopoli dalle drammatiche contraddizioni. Con i suoi oltre 16 milioni di abitanti, è la città africana con la maggiore crescita demografica del Continente nero. Qui Boldrini visiterà prima Eko Atlantic, il nuovo avveniristico quartiere in costruzione su una penisola artificiale, tra grattacieli e infrastrutture all'avanguardia. Poi andrà in una realtà tragicamente opposta, Makoko, uno slum sull'acqua, una baraccopoli sovraffollata (secondo alcune stime qui vivono oltre 100mila persone) dove regnano malavita e epidemie. Infine visiterà un altro quartiere difficile, Lekki, dove incontrerà i bambini della scuola "San Peter and Paul" , gestita da una Ong italiana. All'indomani, trasferimento nella capitale Abuja, dove Laura Boldrini incontrerà il suo omologo, il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Yakubu Dogara. I due faranno quindi visita a un campo di sfollati, nigeriani, scappati delle loro terre, in fuga dalla minaccia dei terroristi di Boko Haram. Infine martedì, ultimo giorno della visita, incontro con i responsabili dell'Agenzia governativa che si occupa di deradicalizzazione, un importante lavoro sul piano culturale per combattere la minaccia islamista.