PALERMO. "Bisogna parlare delle indagini quando sono concluse non quando sono in corso. Mi pare un po' fuori dall'ordinamento che un magistrato, un procuratore, si possa pronunciare ancora prima che si facciano le indagini".
Così il presidente del Senato, Piero Grasso, risponde ai cronisti, a margine di una iniziativa a Palermo, a proposito delle dichiarazioni del capo della Procura di Catania, Carmelo Zuccaro sull'operato delle Ong nel recupero di migranti tra l'Africa e la Sicilia.
Per Grasso parlare di indagini in corso è "qualcosa che certamente va fuori da quelle che sono le competenze di un magistrato".
"Poi tutto questo è stato strumentalizzato da una parte politica che è contro l'accoglienza, contro l'integrazione - aggiunge il presidente del Senato - e questo fa male, perché bisogna comprendere soprattutto quale può essere la strumentalizzazione di dichiarazioni fatte magari in buona fede in un momento particolare in cui vuoi mettere quasi sull'avviso di un pericolo, di un rischio.
Ma poi vengono strumentalizzate, quindi una persona che ha un incarico istituzionale deve anche prevedere quelle che possono essere le strumentalizzazioni delle sue dichiarazioni".
E sugli attacchi del M5s a chi accusa il pm Zuccaro, Grasso dice: "Il problema è che chi cavalca quelle dichiarazioni poi difende la fonte di quelle dichiarazioni". "Bisogna scindere il problema politico dal problema giudiziario e delle indagini, sono due aspetti assolutamente diversi", conclude il presidente del Senato.
"Gli strumenti d'indagine ci sono, bisogna saperli utilizzare e trovare le prove. Quando si è conclusa l'indagine forse si può rendere noto l'esito, ma mai prima", ha aggiunto.
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