ROMA. Nessun 'formulario scientifico' può essere utilizzato per i maturandi del Liceo Scientifico durante la seconda prova degli esami di Stato, quella di matematica. A confermare il divieto è il sottosegretario all'istruzione Vito De Filippo che giovedì scorso ha risposto in commissione cultura, alla Camera, ad un'interrogazione del M5S, da parte di Luigi Gallo.
Il deputato Gallo, che è insegnante, chiede che "durante la seconda prova è previsto per altri studenti la possibilità di utilizzo di vocabolari, manuali tecnici e altri strumenti utili allo svolgimento della materia d'esame".
Mentre "per gli studenti dei licei scientifici non è consentito l'utilizzo di un formulario scientifico ma solo della calcolatrice scientifica". Per De Filippo - nel confermare il divieto di introdurre 'aiuti' alla prova di matematica -, chi fa questo tipo di richiesta "probabilmente vive l'apprendimento della matematica come uno sforzo essenzialmente mnemonico.
In realtà un effettivo e solido apprendimento di una qualunque disciplina richiede, da un lato, l'immagazzinamento nella memoria delle informazioni e delle 'coordinate concettuali' fondamentali, dall'altro, l' acquisizione delle competenze di orientamento, sintesi, connessione tra i contenuti che consentono di costruire soluzioni".
Senza apprendimento che non "preveda significative connessioni" l'unica risorsa dello studente è quindi la memoria e "il formulario diventa uno strumento che allevia il peso oggettivamente insopportabile". De Filippo ha parlato anche di "logica e ragionamento" ad uso di persone competenti tramite "mappe concettuali"; "si tratta di un'operazione sofisticata e di grande valore culturale ed educativo".
Per l'esame allo scientifico, "va sottolineato che di norma viene richiesto il trattamento di poche funzioni cosiddette 'elementari'. La conoscenza delle formule relative a queste funzioni consente di manipolare anche oggetti matematici più complessi e di mostrare padronanza delle tecniche e dell'organizzazione della conoscenza".
Al sottosegretario ha replicato il deputato Francesco D'Uva (M5S) secondo il quale la risposta dell'esponente di governo "è retorica ed imbarazzante nei confronti dell'interrogante".
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