IVREA. Basta con i "vaffa", con le provocazioni in piazza, è tempo di provare a salire al governo. Ad una manciata d'ore da "Sum #01", Beppe Grillo benedice la nuova fase del M5S nata a Ivrea sotto l'effige di Davide Casaleggio. Lo fa via blog, esaltando la parola "futuro" e allontanando dall'universo pentastellato la parola "violenza". E', di fatto, la certificazione del capo politico di uno spartiacque che il Movimento si è dato in vista dello sprint del voto. Uno sprint che ha in Matteo Renzi l'avversario più probabile e sul quale aleggia l'ombra del caos sui territori: oggi il Tribunale Civile di Genova potrebbe già decidere sulla fondatezza del ricorso di Marika Cassimatis. E il caso dell'ex candidata ex M5S continua ad infiammare il web. Ieri, infatti, Cassimatis ha diffuso su Facebook la mail con cui lo Staff spiega le motivazioni del procedimento disciplinare aperto nei suoi confronti. Motivazioni che vanno dalla querela presentata contro Grillo ad alcuni post giudicati "sospetti". "Ipocrisie" è la replica di Cassimatis. La "quasi" ex esponente pentastellata rischia un richiamo, una sospensione o l' espulsione, ma vista la gravità del caso Genova è quasi scontato che il M5S opti per la terza ipotesi. Per motivare il suo allontanamento - Cassimatis ha 10 giorni per rispondere - lo Staff non si limita ai fatti più recenti, puntando su un post "gravemente critico" per la sospensione di Federico Pizzarotti ma anche sulla condivisione su Facebook di una foto del Prc. "Atti suscettibili di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del M5S", è la burocratica sentenza dello Staff. Il caso Cassimatis arriva in coda a un weekend decisivo per il M5S: la kermesse, oltre che segnare la fase 'governista', ha lanciato la figura di Casaleggio jr. "Il M5S ha scelto un leader, Davide Casaleggio", sottolinea Renzi rimarcando la linea "dinastica" dei pentastellati. L'ipotesi in realtà è raccolta con freddezza e indifferenza tra i Cinque Stelle. "Il Pd dice così, e chi se ne frega", è il lapidario commento di un 'big' mentre Di Maio prende le distanze dal dibattito, consapevole della prudenza con cui è costretto a muoversi. Di certo, all'indomani di "Sum #01", la leadership del M5S appare meno blindata. E non è detto che, in vista della presentazione dei candidati premier, emergano nomi nuovi. Per il momento, a parlare da leader resta comunque l'esponente campano: ""Sum #01" ha avuto un successo incredibile. È riuscita persino a far parlare Renzi di futuro. Ora il M5S al governo per realizzarlo", twitta Di Maio replicando a Renzi che in mattinata si diceva per nulla impaurito dalla sfida con il M5S sui temi del domani. "Non è più tempo di manifestazioni in piazza a carattere provocatorio, facili a sfogare nella violenza, è diventato il tempo di disegnare il nostro futuro, per questo siamo qui", è l'inedito grido di battaglia con cui Grillo disegna la nuova fase, fatta di manifestazioni ma anche di convegni, incontri con le imprese nel segno di quello di Ivrea. Città che Grillo lascia in mattinata assieme a Di Maio dopo che ieri si era intrattenuto a cena con Casaleggio e gli organizzatori di 'Sum #01'. In tarda serata, invece, è stato il solo Davide ad incontrare alcuni tra i parlamentari rimasti ad Ivrea: Grillo è rimasto anche in quel caso in disparte rimandando ad oggi il suo intervento da "capo politico" del M5S.