PALERMO. Il via libera alla finanziaria è arrivato nella notte e si appresta all’esame dell’Aula. Tante le norme approvate in commissione Bilancio destinate a far discutere. A cominciare da quella che prevede l’istituzione di un ruolo unico della dirigenza nel quale accederebbero solo 450 dirigenti che hanno avuto incarichi in aree e servizi e non in unità operative.
Secondo il sindacato Dirsi questo taglierebbe fuori almeno 800 dirigenti. I posti residui sarebbero occupati tramite concorso pubblico aperto all’esterno ma per il Dirsi “non sono specificati i criteri” e “la graduatoria sarebbe affidata al dipartimento della Funzione pubblica facendo sollevare più di una perplessità sui principi di trasparenza che potrebbero essere applicati prefigurando l’insorgere di contenziosi tra l’amministrazione e gli esclusi”.
A votare la manovra sono stati in nove, sei i deputati assenti nelle fila della maggioranza, andata in frantumi: i documenti finanziari e il collegato sono passati con 5 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti. Fondamentali le opposizioni, la presenza fino al voto finale dei 2 componenti dei 5stelle ha consentito il mantenimento del numero legale.
Non solo: determinanti i voti a favore del presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Ncd), e il deputato del Psi Giovanni Di Giacinto, che pur non condividendo l'impostazione della manovra data dal governo, hanno deciso di votarla per evitare il tracollo. A favore i tre deputati del Pd presenti: Giuseppe Lupo, Nello Dipasquale e Giovanni Panepinto.
Una norma proposta dal presidente da Vinciullo sblocca 3,3 milioni per pagare gli stipendi di dicembre ai 5 mila Asu.
Via libera poi allo scioglimento dell’Aran, l’agenzia che in Sicilia si occupa della contrattazione coi sindacati per il pubblico impiego. La norma è stata proposta dai Cinque Stelle e colpisce l’ente guidato da Claudio Alongi, marito del segretario generale di Palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso.
Nel mirino insomma c’è il presidente Rosario Crocetta, colpito anche da un’altra norma che affossa Riscossione Sicilia. Dal primo luglio l’ente dovrebbe chiudere i battenti e tutte le funzioni e gli 800 dipendenti passare all’agenzia nazionale. "Un atto di prepotenza minacciato, pianificato e violentemente consumato – attacca il presidente Antonio Fiumefreddo -. La casta di Palazzo dei Normanni si è compattamente difesa dalla lesa maestà subita in questi mesi con il pignoramento delle indennità dei loro inquilini. Così brindano i poteri criminali che potranno tornare a dormire sonni tranquilli, brinda le casta degli impresentabili, brindano gli evasori seriali, piange la Sicilia degli onesti. Sono fiero d'aver servito i siciliani a testa alta e senza guardare in faccia nessuno".
La finanziaria che arriva in Aula è priva però di 160 milioni di euro di risorse che al momento non esistono e arriveranno nelle prossime settimane. Sono somme che rientrano in un accordo con lo Stato definito dal punto di vista politico, cioè c’è l’impegno a trasferire i soldi, ma mancano ancora i dettagli tecnici, per cui ci vorrà ancora tempo.
Un’altra parte delle somme arriverà dall’acquisto di immobili che oggi la Regione ha in affitto. Dunque dal risparmio dei canoni arriveranno nuove entrate. Ma se ne riparlerà dopo l’approvazione finale della legge, per cui fino ad allora la commissione Bilancio ha deciso di congelare somme equivalenti destinate a Comuni, ex Province e consorzi di bonifica che saranno sbloccate quando arriveranno i soldi da Roma. Una formula che era stata già utilizzata lo scorso anno.
Esenzione ticket per gli inoccupati, indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche, biglietti on line per musei ed aree turistiche. E ancora stop agli affitti d'oro per gli immobili in uso alla Regione, possibilità di pagamento dei ticket sanitari nelle tabaccherie, scomputo dei canoni di locazione nell'acquisto dei capannoni industriali e correttivi per fare ripartire la legge sulle professioni motorie, cosa che permetterà numerose assunzioni nelle palestre dell'isola. C'è tanta roba targata M5S nelle pieghe della manovra finanziaria uscita stanotte dalla commissione Bilancio e attesa ora al vaglio dell'Aula.
L'esenzione del ticket sanitari per gli inoccupati. La norma, che prevede una copertura iniziale di 3 milioni di euro, contempla la gratuità delle cure sanitarie, non solo per i disoccupati, ma anche per chi un lavoro non lo ha mai trovato e per i liberi professionisti, che hanno cessato l’attività. Attualmente in Sicilia, in tema sanitario, si fa distinzione tra inoccupati (coloro in cerca di prima occupazione) e disoccupati, garantendo l’esenzione dal ticket solo a questi ultimi.
Indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche. È una norma attesa da tante imprese che hanno visto le loro attività fortemente penalizzate dalla realizzazione di opere pubbliche, come le aziende del Palermitano che stanno facendo i conti con i lavori dell'anello ferroviario, quelle penalizzate dai lavori sulla Caltanissetta-Agrigento e quelle messe in crisi dal raddoppio ferroviario Palermo-Punta Raisi.
Professioni motorie. Riparte la legge M5S sulle professioni motorie, attualmente congelata in attesa del regolamento a causa di alcuni dettagli che ieri sono stati corretti da un emendamento passato in commissione. La legge, che inquadra obbligatoriamente, all’interno delle strutture sportive (per la prima volta in Sicilia) la figura dei laureati in scienze motorie, può così ripartire e dovrebbe portare a breve termine a numerose assunzioni di personale qualificato nelle palestre e nei centri fitness, dove spesso hanno fatto il bello e cattivo tempo operatori improvvisati, sfuggendo ad ogni controllo in materia di sicurezza e professionalità delle prestazioni erogate ai cittadini.
Biglietti on line per musei e siti archeologici siciliani. La norma prevede la stipula di convenzioni tra l'assessorato dei Beni culturali e società che offrono servizi di teleticketing, per consentire agli utenti di acquistare i biglietti per i musei e le aree turistiche siciliane direttamente on line. “Praticamente un farmaco di grande efficacia e senza effetti collaterali per curare il nostro turismo malato”, hanno commentato i deputati M5S.
Affitti d'oro. Prevede lo stop per la Regione, per gli enti del settore sanitario (nonché per le società a partecipazione totale o maggioritaria della Regione e degli enti locali), dei contratti di locazione particolarmente onerosi, con la rescissione unilaterale dell'atto davanti al giudice, ove non si sia raggiunto un accordo tra le parti entro il 31 dicembre del 2020.
Capannoni industriali. Prevede la possibilità per chi acquista i capannoni utilizzati per l'esercizio della propria attività di scomputare dalla somma da erogare alla Regione le somme versate negli anni per la locazione della struttura.
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