
PALERMO. Lo stop alla fusione tra Cas e Anas, lo scioglimento di Riscossione Sicilia e dell'Aran. Le norme più calde votate in commissione hanno un unico obiettivo politico, il presidente Rosario Crocetta. Che in una lettera ai deputati chiede di rivedere la propria posizione in Aula quando arriverà la finanziaria e spiega i motivi.
Ecco la lettera integrale:
“Onorevoli Colleghi, ieri in commissione sono stati assunti due provvedimenti su cui occorre riflettere: il primo riguarda la bocciatura del disegno di legge relativo alla trasformazione del CAS in società; il secondo, concerne la proposta di messa in liquidazione di riscossione Sicilia.
1) la bocciatura della proposta di trasformazione del CAS in società per dare origine a una società unica con Anas, blocca tutto il piano degli investimenti per la rete autostradale siciliana, causando un danno economico all'occupazione, al Pil e alla crescita della Sicilia. La situazione attuale è veramente paradossale. Da un lato l'Anas possiede le risorse per fare gli investimenti, ma non ha la concessione per la rete autostradale siciliana; dall'altro il CAS è titolare della concessione, ma non ha le risorse necessarie.
Nel recente passato, si è tentato anche di avviare in project financing il progetto di completamento della rete autostradale siciliana, ma da indagini di mercato è venuto, con chiarezza, fuori che tale rete si rivela antieconomica per i privati.
Le questione relative, poi, al pagamento del pedaggio, da estendere a tutta la rete, sono irrilevanti, se si considera che alcun pedaggio può essere imposto se non esistono arterie stradali alternative, alla tratta di autostrada sottoposta a pedaggio. Si sottolinea che nella tratta Palermo-Catania non esistono vie alternative e che l'imposizione del pagamento di un pedaggio può essere effettuata solo quanto tali vie saranno create.
In atto rimane la questione di un CAS indebitato e costretto a pagare i debiti dell'Anas per contenziosi pregressi relative alla rete autostradale costruita nel passato e che e impossibilitato a fare investimenti. Credo che sia importante rivedere la decisione presa in commissione approvando tale progetto di trasformazione, per consentire alla Sicilia di avere una rete stradale degna di questo nome, tale da favorire lo sviluppo dell'Isola.
2) Relativamente alla liquidazione di riscossione Sicilia, occorre valutare le conseguenze di un percorso repentino e non concordato con lo Stato. È evidente che per fare un accordo con l'agenzia nazionale, occorre intanto che tale agenzia esista. In atto tutta l'attività di riscossione in Italia viene effettuata da Equitalia, che essendo in liquidazione, non può allargare le proprie competenze. Di fatto, si creerebbe una paralisi in una fase molto delicata che interessa centinaia di migliaia di siciliani che vorrebbero rottamare il proprio debito nei confronti di riscossione Sicilia.
L'altro elemento su cui riflettere è il fatto che, a partire dal 2017, attraverso l'accordo con lo Stato, la Regione preleva direttamente le proprie entrate fiscali senza passaggi intermedi nazionali. E' evidente, che riportando la riscossione sistema nazionale, si introduce un passaggio intermedio che priva la regione di tale diritto.
Sta da sé che per l'anno in corso si determinerà, in assenza di un ente che gestisca la riscossione, un incentivo a non pagare che avrà conseguenze terribili sul bilancio consuntivo ,che può vanificare tutti gli sforzi effettuati, in questi anni per il risanamento finanziario delle casse della Regione.
Voglio, infine, sottoporre alla Vostra valutazione, la questione del contenzioso, in via di definizione, con Montepaschi, per centinaia di milioni di euro, che verrebbe sottratto alla Regione, per diventare tutto di gestione nazionale. Invito pertanto, con la visione esclusiva della difesa degli interessi della Sicilia, a riconsiderare la questione di Riscossione Sicilia, sottraendola alla polemica sulla sua governance, e riportarla nell'ambito della difesa degli interessi della nostra Regione".
9 Commenti
bastiano
06/04/2017 17:47
Quando si tira troppo la corda, questa si spezza. Avere puntato Crocetta su Fiumefreddo difendendo l'indifendibile ha commesso un grave errore. Ora ne pagano le conseguenze i contribuenti siciliani e i dipendenti di Riscossione spa.
marianna
07/04/2017 08:09
Cosa vuoi che gliene importi dei dipendenti e contribuenti...
Licenziatodacrocetta
06/04/2017 18:27
Leggere le parole accorate del personaggio è quasi commovente, vedere come si straccia le vesti a favore di riscossione e pensare a come non ho mosso un'unghia quando è stato liquidata Sviluppo Italia Sicilia, quando sono stati messi in mezzo ad una strada tutti i dipendenti per colpa sua e dei suoi sodali nominati, incapaci di gestire una scala condominiale, senza i requisiti di legge per fare gli amministratori, che hanno per 4 anni fatto danni epocali. Te lo ricorderemo ogni giorno in questa lunga campagna elettorale.
roberto
06/04/2017 18:33
crocetta ha ragione.
Io
06/04/2017 20:11
I Siciliani soldi per pagare l'autostrada nn ne hanno, Crocetta mettiti il cuore in pace,nn ti voteremo più
Fabrizio
06/04/2017 21:38
L'amministratore delegato di Equitalia ha giusto oggi dichiarato (notizia diffusa da tg e stampa nazionale) che il suo ente arriva a riscuotere appena il 6% dei crediti affidati. Riscossione Sicilia, dai dati forniti, supera comunque l'8%. Vorrei spiegato dove sta il vantaggio di sciogliere il nostro ente per prenderci quello più inefficiente degli italiani. Prima di sputare su tutto ciò che è siciliano e invocare le istituzioni italiane bisognerebbe riflettere e documentarsi un po' di più.
max
08/04/2017 11:04
Lei è il “classico” siciliano che quando fa comodo è italiano ed anche europeo e quando non fa comodo è siciliano. Dopo un'elucubrazione logico-statistica che lascia il tempo che trova sintomatica è la sua affermazione: “Vorrei spiegato dove sta il vantaggio di sciogliere il nostro ente per prenderci quello più inefficiente degli italiani.”. Ma lei è italiano o no? Se lo è lo sia a tempo pieno e non solo quando le conviene altrimenti se vuole veramente l'autonomia si dia da fare per far camminare la Sicilia sulle proprie gambe, dubito che possa fare molta strada e dubito pure che lei lo voglia, ma se ciò avvenisse son convinto che correrebbe ai ripari invocando: dov'è lo Stato? Unn'è u statu? Se si togliesse questa disastrosa autonomia siciliana sarebbe un bene per tutti gli italiani... europei compresi.
Sariddu
06/04/2017 23:02
Sarà Riscossione che ingloberà Equitalia e riscuoterà i tributi in tutta la nazione. Così Fiumefreddo non litigherà più solamente con i deputati regionali ma anche con tutti i parlamentari, senatori inclusi. Sarà ospite fisso non solo da Giletti ma anche da Bruno Vespa, da Paragone, Piazzapulita e pure Stris ia la notizia. Non è bellissimo?
Pinuzzo
07/04/2017 08:14
Fiumefreddo non litiga vuole far pagare il dovuto al nostri onorevoli che dall alto della loro arroganza non pagano. Caro sariddu ci vuole coraggio a difendere questa gente!!
Gaspare Barraco
07/04/2017 05:56
PROMOZIONE PER ALCUNI DIRIGENTI.Nessuna traccia della valutazione comparativa tra i curriculum. Gli incarichi fino al 3 dicembre 206 sono stati dati con " il potere dei datori di diritto privato" e quindi non comparativi tra i curriculum. Possono pertanto essere esclusi i dirigenti delle Unità operative nelle future promozioni previste nell' emendamento per i dirigenti tutti di terza fascia?Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Filippo Botta
07/04/2017 06:45
Troppe liquidazioni sono legate al bilancio e gli imprenditori siciliani sono bloccati. Non mi interessano le beghe occorre riportare la Sicilia ai livelli delle regioni del nord con politici che prima di tutto dimostrano di amare la sicilia
seby 56
07/04/2017 11:36
tutti questi politici che ci sono in giro sicuramente non amano palermo e la sicilia perchè sono li da 20/30 anni votiamo 5 stelle e li mandiamo tutti a casa
Carmelo
08/04/2017 10:33
Sarà' che io non mi intento molto di amministrazione di contabilità' ma sono convinto che non è' Crocetta che non gestisce a dovere ma sono gli altri che gli mettono il bastone tra le ruote.