PALERMO. C’è un candidato di Forza Italia che Forza Italia non sostiene. Anzi, il partito di Berlusconi in Sicilia sta proprio lavorando per far saltare le primarie malgrado la macchina sia partita da un pezzo e almeno altri tre concorrenti vedano già il traguardo. A meno di sette giorni dalla presentazione delle candidature e a un mese dall’apertura dei gazebo il centrodestra è esploso sulla scelta del metodo per individuare il candidato a Palazzo d’Orleans nelle elezioni del prossimo autunno. Lunedì prossimo scade il termine per la presentazione delle candidature alle primarie del centrodestra, già fissate per il 23 aprile. E a meno di clamorosi colpi di scena non ci saranno uomini di Forza Italia nè del Cantiere Popolare (l’area fondata da Totò Cuffaro e ora guidata da Saverio Romano). L’ultima settimana è stata un Vietnam per i big dell’ex corazzata che ha governato senza ostacoli dal 2001 al 2012. Le dimissioni del capogruppo all’Ars di Forza Italia, Marco Falcone, dal comitato organizzativo delle primarie hanno permesso di scoprire le carte. Falcone sa che a Roma le primarie sono viste come fumo negli occhi e ha chiesto al partito di prendere una posizione ufficiale e definitiva. Ma è rimasto isolato, nessuno ha speso una parola: non Gianfranco Miccichè, non Renato Schifani nè altri. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE