Venerdì 22 Novembre 2024

Fermo da 8 mesi piano da 260 milioni e oggi l’Ars discute i primi aiuti ai disabili

PALERMO. Alla Regione esiste un piano per aumentare l’assistenza domiciliare (oggi limitata a tre o quattro ore al giorno) in favore dei disabili gravissimi. Ma esiste solo sulla carta, non è operativo perchè manca un parere chiesto ben 8 mesi fa. L’assessorato alla Sanità e quello alla Famiglia lo hanno scritto la scorsa primavera e spedito all’Ars nel luglio scorso. Solo che non è mai stato neppure esaminato. Questo piano mette insieme le risorse a disposizione dell’assessorato alla Sanità (81,1 milioni) con quelle della Famiglia (177.812.920 euro). La filosofia è quella di affidare a una regia unica gli interventi di carattere medico-sanitario in favore di disabili - ma anche anziani e persone non autosufficienti in genere - con quelli di carattere sociale e assistenziale. In base al piano saranno le Asp e i Comuni all’interno dei distretti socio-sanitari a predisporre piani individuali di assistenza per ciascun disabile. Il piano prevede che le Asp possano affidare a strutture pubbliche o private l’assistenza sanitaria: l’assessore Baldo Gucciardi ha previsto 70 milioni per l’assistenza domiciliare e 11,1 milioni per creare 1.900 posti letto in strutture di lungodegenza ancora da realizzate anche attraverso i privati che verranno finanziati con tariffe da determinare in seguito. L’assessorato alla Famiglia interverrebbe poi nell’assistenza quotidiana domiciliare. Previsti aiuti per tutte le forme di disabilità: gravissima, grave e meno grave e per gli anziani a partire dai 65 anni. Gucciardi ammette che «questo piano andava approvato parecchi anni fa, ora lo stiamo sbloccando». Già, ma perchè da luglio a oggi non è mai stato neppure esaminato? Ufficialmente la commissione Sanità guidata da Pippo Digiacomo non ha mai ricevuto il dettaglio della copertura finanziaria. Uno specchietto di 6 pagine che Crocetta ha inviato in tutta fretta il 28 febbraio firmandolo nella qualità di assessore ad interim alla Famiglia. Ora la parola passa all’Ars. Dove già oggi va in scena un primo round, attesi in mattinata Crocetta e le principali associazioni dei disabili per discutere del piano di spesa dei primi 36 milioni.

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