PALERMO. «Io lavorerò per tenere compatto il Pd in Sicilia, sono stato fuori da tutti gli incontri proprio per dare un segnale. All’Ars però la maggioranza deve essere chiara. Chi non sostiene il governo in Aula, ritiri gli assessori dalla giunta». In uno dei giorni più lunghi per il Pd, ormai a un passo dalla scissione, il presidente della Regione, Rosario Crocetta prova a ricompattare i democratici almeno nell’Isola.
E non deve preoccupare, dice, la sua presenza a Palermo alla riunione dove una fetta del Pd ha chiesto di correre in città col simbolo del partito e non invece sostenendo Orlando, così come concordato a Roma dai renziani.
All'Ars i venti di scissione interessano al momento pochi deputati. Nell'orbita dei vari D'Alema, Bersani e Speranza ruotano l’assessore alla Formazione, Bruno Marziano e i deputati Mariella Maggio e Pino Apprendi. Per i resto nell’Isola si trovano nell'area della minoranza l'ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, il siracusano Pippo Zappulla, e tutta una serie di dirigenti locali, da Ciccio Aiello a Vittoria al ragusano Gianni Battaglia ed Enzo Abbruscato a Trapani.
Da Giuseppe Lupo a Davide Faraone, in questi giorni sono stati tanti gli appelli all’unità del partito lanciati in Sicilia, dove la situazione resta molto confusa.
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