Martedì 05 Novembre 2024

Pd, da Palermo appello per il "no alla scissione" ma partito spaccato sulle comunali

PALERMO. L'onda lunga della scissione investe anche il Pd palermitano. Il partito palermitano è ancora spaccato sulle prossime comunali ed in particolare sulla possibilità o meno di presentare il simbolo: si attende la direzione provinciale di lunedì per capire cosa potrà succedere. Anche se per oggi pomeriggio, alle 15, nella sede di via Bentivegna è prevista una assemblea degli iscritti "con Coraggio e con Passione". Intanto giovedì, nel corso di una riunione ristretta dell'area che fa riferimento all'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici, durata fino a tarda notte, si sarebbe cominciato a discutere di possibili nomi per la candidatura a sindaco. Antonio Rubino, responsabile dell'organizzazione del Pd siciliano, si limita a dire che "in queste ore ci sono diversi incontri ma per noi restano fondamentali gli appuntamenti di domani e la direzione di lunedì". E proprio da Palermo, nelle ultime ore, si sono moltiplicati gli appelli ad evitare la scissione. A partire da Davide Faraone, sottosegretario alla Salute e renziano della prima ora: "Sosterrò la candidatura di Matteo Renzi al congresso - scrive su Facebook -. Non condivido le idee di chi oggi vi si contrappone, però credo abbiano lo spazio, il diritto e il dovere di continuare a farlo nel Pd, proponendo progetti e candidature alternative. Spero che domenica, all'Assemblea nazionale, saremo tutti insieme a decidere regole condivise affinché il percorso sia davvero democratico". Giuseppe Lupo, vice presidente dell'Ars e presidente della direzione del Pd in Sicilia, dice di condividere "la posizione espressa da Dario Franceschini che sostiene le ragioni di un partito unito, plurale e aperto al contributo di idee diverse, che devono trovare la sintesi necessaria per il bene del Paese". Così come Teresa Piccione, deputata nazionale e componente della Direzione nazionale del Pd: "L'unità del Pd è un bene prezioso che non possiamo disperdere. I nostri militanti e i nostri elettori non ci capirebbero e potrebbero punirci anche nei prossimi appuntamenti elettorali". Anche Rosario Filoramo chiede di non "rompere l'unità del Partito democratico, bene prezioso che non possiamo disperdere. Mentre avanzano la destra e i populismi, il compito di costruire un argine ai tentativi di fare arretrare il paese e progettare un futuro di crescita democratica e civile della società spetta al Pd".

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