Mercoledì 18 Dicembre 2024

Fratelli disabili, bufera sull'assessore Miccichè. Il Pd: "Si rifletta sulla sua permanenza in giunta"

PALERMO. Ora sull’assessore regionali al Lavoro e alle politiche sociali, Giancluca Miccichè, piove anche il fuoco amico. Dopo la mozione di sfiducia di un gruppo di deputati di opposizione, arriva la richiesta esplicita del Pd: “Dopo aver visto il servizio delle Iene sui due fratelli disabili di Palermo e l’atteggiamento dell’assessore Gianluca Miccichè, è indispensabile aprire una riflessione sulla sua permanenza all’interno della giunta regionale. Ha causato un danno d'immagine alla nostra terra, valuti le scelte più opportune”. A dirlo sono il presidente del gruppo parlamentare del Pd al’Ars, Alice Anselmo, e il vicepresidente del Giovanni Panepinto. Anche il Movimento Cinque Stelle chiede le "dimissioni immediate" così come diversi deputati dell'opposizione che hanno firmato una mozione di censura: il vicecapogruppo di Fi all'Ars Vincenzo Figuccia, Nino Dina (Misto) e Marcello Greco (Sicilia Futura). L'assessore, da cui anche Crocetta prende le distanze, fa sapere che non si dimetterà. (Leggi i particolari) Miccichè un anno fa aveva promesso assistenza straordinaria a due fratelli disabili e non autosufficienti di Palermo, Alessio e Gianluca Pellegrino, di 24 e 34 anni. Ieri un servizio della trasmissione Le Iene ha rivelato che in tutto questo tempo niente è stato fatto e anzi la situazione economica dei due è peggiorata (rivedi qui il servizio). I due non sono stati ricevuti in assessorato, circostanza che ha scatenato l’indignazione del web e ha costretto Miccichè a chiudere la sua pagina Facebook dove sono arrivati migliaia di commenti negativi. "Io non ero in quell'auto, si vede bene che c'era solo l'autista - precisa -. Non ero in assessorato e dunque non potevo fuggire. Non sapevo che sarebbero venuti i fratelli Pellegrino. E' ovvio che è molto grave che i miei collaboratori abbiano fatto fare anticamera ai ragazzi disabili e me ne assumo la responsabilità. Ma non sono un orco, non sono un mostro. Non permetto che passi questo messaggio". "Quel servizio è stato montato ad arte", aggiunge Miccichè. L’assessore nei giorni scorsi era finito nel mirino dell’opposizione che aveva proposto la mozione di censura per i risultati considerati negativi nella gestione di alcune delicate vertenze come quelle degli Asu, dei Pip e degli ex sportellisti. Miccichè aveva responto al mittente le accuse sostenendo di non accettare “lezioni da arruffapopolo che vogliono costruire la propria campagna elettorale sulla pelle dei siciliani”. La puntata delle Iene però ha innescato la reazione della politica e adesso pure il principale partito della maggioranza, il Pd, chiede le sue dimissioni. “Nello svolgimento delle proprie funzioni pubbliche e istituzionali – proseguono Anselmo e Panepinto - ognuno di noi non deve mai perdere di vista il confine fra le difficoltà oggettive nelle quali si trova la macchina regionale e il rispetto per il prossimo, specialmente se dall’altra parte c’è chi vive una situazione di estremo disagio e chiede solo l’erogazione di un servizio dovuto. Di fronte a quelle immagini abbiamo provato stupore e dispiacere: oltretutto l’assessore Miccichè ha creato anche un danno all’immagine della nostra terra e delle istituzioni regionali. Ci aspettiamo – concludono Anselmo e Panepinto - che prenda atto della situazione e valuti le scelte più opportune”. Il segretario regionale del Pd, però ammorbidisce un po' i toni, in particolare dopo un confronto con l'Udc che non avrebbe gradito la nota del Partito democratico: “Un episodio certamente spiacevole che si sarebbe dovuto evitare, ma sono certo che l’assessore Miccichè provvederà immediatamente a risolvere questo e gli altri casi che richiedono un intervento concreto e rapido da parte della Regione”. “In questi casi – aggiunge Raciti – più che delle polemiche politiche c’è bisogno di risposte concrete nei confronti di chi ha bisogno di sostegno da parte della pubblica amministrazione e dei servizi di assistenza pubblica”. Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento Cinque Stelle: “Fuggire davanti ai problemi e alle responsabilità è sempre stato il marchio di fabbrica del governo PD-Crocetta, farlo davanti a persone disabili, dopo averle lasciate in attesa per otto ore e averle illuse per svariati mesi è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Micciché non è degno di rappresentare i siciliani, se ne deve andare senza se e senza e senza ma. E questa volta senza far attendere nessuno un solo minuto”. Il M5S all'Ars chiede le dimissioni immediate dell'assessore alla Famiglia, politiche sociali e Lavoro Gianluca Miccichè, dopo il “vergognoso e inqualificabile spettacolo” arrivato nelle case di tutti gli italiani grazie alle telecamere delle Iene, che hanno documentato la vana e interminabile attesa di due gravi disabili in carrozzina, in visita all'assessorato retto da lui in cerca di risposte agli impegni assunti e non mantenuti dallo stesso Micciché di assicurare loro un servizio di assistenza.

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