PALERMO. "A me non interessa nulla che Renzi si voglia dimettere da segretario del Pd, sono beghe loro. A me interessa che Renzi tolga la fiducia a Gentiloni e ci faccia andare subito a votare". Così il vice presidente della Camera Luigi Di Maio ha aperto a Palermo la prima giornata dell'Iday, l'iniziativa lanciata dal Movimento 5 stelle in 150 piazze siciliane per raccogliere le proposte dei cittadini che faranno parte del programma dei grillini per le elezioni regionali d'autunno. In piazza presenti circa 200 persone. Di Maio ha parlato da un palchetto, dopo avere fatto un giro nel mercato storico del Capo, accompagnato dal deputato regionale Giancarlo Cancelleri e dal candidato sindaco a Palermo, Ugo Forello. Prima di lui, sul palchetto, si sono alternati alcuni dei deputati regionali del M5S. L'Iday si concluderà il 12 marzo, prima ci saranno altri quattro appuntamenti sempre nelle piazze siciliane nei weekend. "Camminando in città ho visto cassonetti stracolmi di spazzatura, a Roma non se ne vedono più. E poi la gente è incaz... col sindaco Orlando per le Ztl" ha detto Di Maio dopo aver fatto un giro nel mercato storico del Capo e in via Bandiera prima di raggiungere piazza Massimo dove ha concluso la prima giornata dell'iDay dei 5stelle. "Il governo Gentiloni vada a casa. Devono scegliere tra le loro pensioni che matureranno a settembre o le elezioni. Noi vogliamo subito le elezioni", aggiunge Di Maio (M5S). "Questo è un premier scalda-sedia, sta lì impaurito che si possa andare ad elezioni temendo la vittoria del 5 stelle. Sono passati due mesi dal referendum, 20 milioni di italiani hanno detto basta a governo del Pd, ma loro rimangono asserragliati nel Palazzo, a fare decreti per salvare le banche. Renzi se vuole andare a votare stacchi la spina al governo, altrimenti se non conta più nel Pd la smetta con questa pantomina". Sulla polemica Libero commenta: "Gli attacchi sessisti a Virginia Raggi sono vergognosi. I fatti di Roma non sono un boomerang per i 5 stelle ma per i media italiani, che così perdono credibilità e questo mi dispiace". "Sulla vicenda delle firme false noi stiamo stati lineari, i nostri probiviri hanno deciso di sospendere chi è stato coinvolto. Poi decideranno i cittadini se avrà conseguenze o meno alle prossime elezioni". Il Pm Nino Di Matteo candidato dei 5 stelle alle prossime regionali? "Non gioco a fantacalcio, il nostro candidato a governatore della Sicilia sarà scelto dai nostri iscritti. Noi stiamo investendo sul programma, non ci interessa l'uomo solo al comando". "Mandateci al governo regionale e anzichè tagliare gli stipendi solo ai consiglieri regionali del M5s, taglieremo gli sprechi di tutta la Regione", ha aggiunto Di Maio. Rispetto a un sondaggio che da' i 5stelle al 38% in Sicilia, col centrodestra al 35% e il centrosinistra al 18%, Di Maio ha affermato: "Ai sondaggi non credo, anche quando vanno bene per noi. So solo che siamo l'unica forza politica che in questi anni ha dimostrato che tagliando gli stipendi a pochi consiglieri regionali si possono costruire strade, promuovere progetti di rigenerazione urbana e lanciare il microcredito per imprese e attività commerciali". "Oggi - ha proseguito - abbiamo problemi su trasporti, lavoro e imprese e siamo gli unici che dall'opposizione li abbiamo affrontati". Sulla manifestazione è intervenuto il presidente della Regione Rosario Crocetta. Clicca qui per leggere.