MILANO. Per il tribunale civile di Milano Giuseppe Sala, attuale sindaco della città, era candidabile ed eleggibile. Lo ha deciso la prima sezione civile presieduta da Paola Gandolfi che, con due provvedimenti depositati oggi, ha respinto i ricorsi presentati da alcuni cittadini i quali sono stati condannati a risarcire anche le spese di lite sostenute dallo stesso Sala e dal Comune di Milano. È di quattro simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle, due dei quali candidati alle elezioni comunali dell'anno scorso, uno dei due ricorsi sulla ineleggibilità e incompatibilità del sindaco Giuseppe Sala respinti oggi dalla prima sezione civile del Tribunale. Per i giudici il ricorso degli attivisti M5S, è «inammissibile per carenza di legittimazione attiva» in quanto i quattro non hanno documentato la loro «qualifica di elettori del Comune di Milano», si legge nell'ordinanza depositata oggi. Il secondo ricorso, presentato da Giorgio Giovanni Conte che sosteneva la mancanza di idoneità di Sala a candidarsi poichè il suo incarico di commissario unico di Expo 2015 non era «tempestivamente ed effettivamente cessato», non è stato accolto in quanto i giudici, hanno ritenuto «del tutto valida ed effettiva la dimissione della carica avvenuta con atto del 15 gennaio 2016» e cioè «ben prima della presentazione della candidatura». «Va quindi esclusa «la sussistenza di una ineleggibilità di Sala ricollegabile alla sua carica di commissario straordinario».