ROMA. "Virginia Raggi ha adempiuto ai doveri indicati dal nostro codice etico, da poco elogiato pubblicamente da Nino Di Matteo, informando tempestivamente il movimento e i cittadini dell'invito a comparire che ha ricevuto l'altro giorno". Lo afferma Beppe Grillo scrivendo sul suo blog che il sindaco di Roma "è serena e io non posso che esserle vicino in un momento che umanamente capisco essere molto difficile".
Già ieri i Cinque Stelle avevano fatto quadrato attorno a Virginia Raggi, indagata dalla Procura di Roma per la vicenda della nomina del fratello di Raffaele Marra. L'indagine ha creato qualche tensione e grattacapo nel Movimento, che però - almeno al momento - appare compatto a sostegno della sindaca.
Per molti versi gli sviluppi delle inchieste della Procura di Roma erano attesi, tanto che alcuni consiglieri in camera caritatis si dicono "quasi sollevati" perché "ora si chiarirà tutto". "Andiamo avanti concentrati sul lavoro. Siamo sereni che tutto si risolverà", dice pure la sindaca parlando con i suoi collaboratori in Campidoglio. "Raggi dice di essere serena, ma sono i romani che non lo sono - attaccano dal Pd -, venga a riferire in Aula".
Ieri la maggioranza in Campidoglio si è riunita in Sala delle Bandiere. "L'autosospensione della sindaca? È un'ipotesi che non abbiamo mai preso in considerazione. Siamo compatti al fianco di Virginia Raggi. Stiamo lavorando per la città, a partire dal bilancio che stiamo votando in Assemblea capitolina", risponde stringato il capogruppo pentastellato Paolo Ferrara commentando alcuni retroscena su un ipotetico "piano B".
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