RAGUSA. C'eravamo tanto amati. È proprio il caso di tirar fuori questa citazione per raccontare le ultime cronache politiche che vedono al centro grillini e dissidenti 5 stelle.
Tre assessori, sostituiti ormai da diverso tempo dal sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, lanciano pesanti accuse a tutti gli ex compagni di movimento. Claudio Conti, Gianflavio Brafa e Giuseppe Di Martino, avevano diffuso una lettera aperta in cui parlavano di una «congiura di palazzo ordita da altri assessori e da alcuni consiglieri comunali, insieme al sindaco, per liberarsi» do loro. Accuse pesanti, anche se, nella lunga lettera, non vengono circostanziate. La risposta dei consiglieri 5 stelle non si è fatta attendere.
E ad andare a muso duro contro la nota dei tre ex assessori, sono i due consiglieri più critici nei confronti dell'amministrazione, Massimo Agosta e Maurizio Stevanato: «Si lasciano alle valutazioni pubbliche le considerazioni sulle congiure di palazzo ordite da assessori e consiglieri comunali... Possiamo dire solo che i rilanci dell’attività amministrativa, anche nei settori una volta di competenza dei dissidenti, sono in buona parte dovuti anche alla crescita del gruppo consiliare, maturato e, forse, una volta, poco considerato nelle strategie della vecchia composizione di giunta».
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