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Trump alla Casa Bianca. Lega-M5s esultano, scettico il Pd: FI in silenzio

ROMA. Lega e M5s esultano per l'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, quasi che il suo avvento al potere preconizzi il loro in Italia.

 

Un certo scetticismo emerge negli altri partiti, specie nel Pd, mentre il Governo, con il ministero del Esteri Angelino Alfano punto tutto sulla storica amicizia tra Washington e Roma.

In un tweet Alfano ha fatto le «congratulazioni» a Trump per poi aggiungere: «L'Italia ha fiducia nel nuovo Presidente e nel grande rapporto di amicizia con gli Usa».

Il primo a rivendicare la vicinanza «alle battaglie di Trump sul lavoro, sulle tasse e sull'immigrazione» è stato Matteo Salvini, il quale ha vaticinato che «per il mondo e per i giovani arrivi una buona notizia» non solo per la vittoria di Trump, ma anche per quelle di Marine Le Pen e della stessa Lega in Italia.

E anche il Movimento Cinque stelle vede nel magnate populista nuovo inquilino alla Casa Bianca, l'apertura di un'onda lunga che porterà anche il Italia al governo i Pentastellati: «I migliori auguri al Presidente Donald Trump - ha scritto su Twitter Luigi Di Maio - Ci auguriamo una collaborazione di successo con il futuro governo italiano M5s».

«Il potere viene trasferito da Washington a voì, alla gente: il sogno del M5S. Lo speriamo! Se sarà vero, oggi gli USA, domani l'Italia», ha esultato anche Danilo Toninelli sempre su Twitter.

Negli altri partiti, le congratulazioni al nuovo presidente del principale alleato dell'Italia, si accompagnano però a un pò di timore o di scetticismo: «Auguri a Trump - ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato - ma temo sarà un'America più chiusa, populista e, purtroppo più aggressiva». Il che rende «Indispensabile una UE più unita».

«Buona fortuna Europa: ti terremo stretta» ha convenuto Lia Quartapelle, capogruppo Dem in Commissione Esteri.

Maurizio Sacconi guarda alle mossa da compiere, in previsione di una politica di Trump protezionista che potrebbe danneggiare le imprese italiane e quindi anche l'occupazione: «L'Europa dovrà reagire diventando più competitiva attraverso una regolazione più semplice, incentivi alla diffusione delle tecnologie e forti investimenti nelle abilità e competenze dei lavoratori. Non disdegnando peraltro un uso più accentuato di strumenti di protezione dai concorrenti ritenuti sleali».

Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, invita al pragmatismo: «L'establishment europeo farebbe bene a cercare di cooperare con Trump, anzichè diffidare e giudicare.

Piaccia o no, Trump ha interpretato e capito un disagio profondo. Ciò che le nostre elites non fanno». Si nota, infine, il silenzio di Forza Italia, nonostante molti osservatori abbiano sostenuto che Trump si ispiri a Silvio Berlusconi, tesi che quest'ultimo ha sempre respinto.

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