PARMA. Federico Pizzarotti è in campo: a primavera il primo sindaco di una città capoluogo eletto con il Movimento 5 Stelle correrà per il bis come sindaco di Parma. Anche se stavolta non lo farà sotto le insegne pentastellate, bensì sotto quelle di una lista civica che probabilmente si chiamerà 'Effetto Parma', come il gruppo consiliare costituito in Comune a ottobre quando lui e la quasi totalità della sua maggioranza hanno salutato Beppe Grillo e si sono messi in proprio. La notizia, annunciata scaramanticamente nel quinto anniversario del lancio della sua candidatura del 2012, a Parma non ha in realtà sorpreso nessuno. Fin dal giorno nel quale abbandonò il M5s (Pizzarotti era stato sospeso da Grillo in seguito a un'inchiesta poi archiviata), il sindaco di Parma aveva ampiamente lasciato intendere che quella per il secondo mandato era un'opzione in cima ai suoi pensieri. "Sono tante le cose fatte - ha detto in un video postato sulla sua pagina Facebook - e altrettante quelle che vogliamo fare, perché Parma è una città in cammino, va sempre avanti, con orgoglio e coraggio, con un sogno da raccontare e nuovi obiettivi da raggiungere. Nessuno di voi lascerebbe i lavori a metà dell'opera e io, come ognuno di voi, ho scelto di non lasciare le cose a metà, per questo ho deciso di candidarmi a sindaco nella città dove sono nato e cresciuto". Rivendicando il fatto di aver messo i conti della città in ordine, mantenuto un alto livello di servizi e reso la città attrattiva. Con questa decisione Pizzarotti lancia ufficialmente la sfida al Movimento 5 Stelle che a Parma non potrà certo rinunciare a misurarsi con chi, in questi anni, è stato il più grande oppositore interno, magari partendo da quei pochi consiglieri che lo hanno abbandonato in nome dell'ortodossia. Con il rischio, però, di un magro risultato elettorale. Ma è anche una sfida al Pd. Nel partito qualche dirigente di peso aveva anche accarezzato il sogno di fare di Pizzarotti il campione del centrosinistra. Il partito locale, che non governa Parma da quasi vent'anni, si è però opposto e il 5 marzo sceglierà il proprio candidato sindaco con le primarie di coalizione. Pizzarotti ha sempre escluso alleanze con le altre forze politiche, ma resta da capire se deciderà di accettarne con altre liste civiche che magari mettano in campo esponenti di provenienza non 5 stelle. Sono noti i suoi buoni rapporti con l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, con Pippo Civati e con il mondo ambientalista. E a primavera, se dovesse centrare il bis solo contro tutti, diventerebbe quasi automaticamente anche un punto di riferimento da guardare con attenzione nella politica nazionale.