PALERMO. «Quando abbiamo predisposto il bilancio di previsione non potevamo sapere che alla fine l'Ars avrebbe votato l'esercizio provvisorio per cui nel documento contabile avevamo una posta di 45 milioni di euro per i precari, poi ne abbiamo anticipati 36 nella legge di stabilizzazione approvata assieme al provvisorio, quindi si è reso necessario la variazione per evitare la duplicazione della spesa. Dunque, nessun errore tecnico c'è stato ma solo una rettifica contabile». Lo precisa il ragioniere generale della Regione siciliana, Salvatore Sammartano, a proposito delle variazioni approvate dalla giunta Crocetta all'indomani di Santo Stefano.
«Avevamo bisogno di modificare il bilancio di previsione - aggiunge il ragioniere - altrimenti ci sarebbe stata una duplicazione». Sammartano spiega che la scelta di appostare le risorse per i precari nei fondi di riserva era prevista già nel bilancio.
Il giorno dopo Santo Stefano, il governo Crocetta è stato costretto a correre ai ripari approvando una delibera con la quale copre un
buco di 36 milioni di euro creato da minori entrate relative all'imposta sul valore aggiunto. L'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei, ha decisodi prendere le risorse dai fondi di riserva, in particolare il capitolo sull'Irpef da girare ai comuni. Dunque, per gli enti locali, in base ai nuovi calcoli, la Regione prevede 61,79 milioni di euro per il 2017 rispetto ai 97,84 iscritti nel bilancio di previsione depositato in Assemblea regionale siciliana e che sarà esaminato entro la fine di febbraio, prima della scadenza dell'esercizio provvisorio di due mesi, varato dall'aula nei giorni scorsi.
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