Sabato 23 Novembre 2024

Codice etico M5S, beffa dei nutiani: indagati ma restano sospesi

Riccardo Nuti in procura per l'inchiesta sulle firme false

PALERMO. Il nuovo codice etico dei Cinque Stelle approvato sul web non cambia di molto le carte in tavola nella vicenda delle presunte firme false in Sicilia. Per motivi diversi, resteranno comunque fuori dal Movimento i tre parlamentari nazionali e i due regionali indagati. Le nuove regole varate con votazione on line rendono però più difficile la loro permanenza nel Movimento: anche in caso di prescrizione, infatti, saranno espulsi definitivamente. E di puntare sulla prescrizione, cioè sul superamento del termine massimo processuale, erano accusati i nutiani, cioè i parlamentari nazionali coinvolti: Mannino e Nuti, in particolare, avevano mostrato fin dall’inizio un comportamento più reticente, ad esempio non rispondendo davanti ai pm e non prendendo alcuna posizione di fronte a un’inchiesta che rischiava di travolgere i grillini. Tanto che tra gli attivisti c’è chi fa notare una differenza: i parlamentari nazionali sono stati sospesi dai probiviri non per l’avviso di garanzia, che di per sé non è stato mai ritenuto nel Movimento  causa di espulsione, ma per il loro comportamento “lesivo dell’immagine dei Cinque Stelle”. Anche nel caso del sindaco di Parma, c’è chi ricorda come la sua sospensione avvenne per la mancata comunicazione dell’indagine. Insomma, piuttosto che opporre resistenza, i parlamentari nazionali avrebbero dovuto fare come i due deputati regionali, Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, che hanno provato a collaborare proponendo sin da subito la loro autosospensione. Tanto che i due, in teoria, potrebbero benissimo rientrare sin da subito nei Cinque Stelle in attesa dell’eventuale rinvio a giudizio. Non lo faranno, fanno sapere fonti a loro vicine, e aspetteranno che l’iter giudiziario si concluda. Diversamente, anche oggi i deputati nazionali continuano la loro sfida al Movimento. Nonostante la sospensione, Claudia Mannino ad esempio continua a usare il simbolo dei grillini e ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un’immagine di auguri con il logo dei Cinque Stelle. Una sfida ai vertici e alle regole del Movimento che però potrebbe costare cara: a prescindere dall’esito dell’iter giudiziario rischiano la definitiva cacciata.

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