Domenica 17 Novembre 2024

Raggi: "Non sono stata commissariata". Colomban: "Non sarò io il vicesindaco"

ROMA. "Se mi arriverà un avviso di garanzia? Valuterò". Così Virginia Raggi uscendo stamani da casa per recarsi in Campidoglio dove l'aspetta un'altra 'calda giornata' alla fine della quale potrebbe arrivare la designazione del nuovo vicesindaco. "Non sono commissariata e mi sento ancora dentro M5S", ha precisato la sindaca della Capitale. Intanto Massimo Colomban annuncia di non avere "il tempo e la disponibilità per assumere il ruolo di vice-sindaco in Roma Capitale". Lo afferma all'ANSA, l'assessore alle Partecipate. "Come imprenditore e tecnico - spiega - ho infatti assunto il ruolo di 'assessore alla riorganizzazione delle Partecipate" e quindi preferisco "completare questo compito, prima di assumere altri impegni gravosi e/o politici". Colomban non intende fare il vicesindaco di Roma, ma "ha dato comunque la propria disponibilità ad affiancare la sindaca nelle scelte organizzative e strategiche sia in Comune di Roma che nelle partecipate". Così all'ANSA l'assessore alle Partecipate, che stasera incontrerà Virginia Raggi "per definire questo ulteriore ruolo in Roma Capitale". L'INCHIESTA. Ora non si setacciano solo i conti di Raffaele Marra, su cui sono finiti anche soldi, molti soldi, anche proventi di continue, presunte vincite. Ma anche gli atti amministrativi che il dirigente avrebbe firmato come vice capo di gabinetto prima e responsabile del personale poi. La Procura di Roma vuole capire se nello svolgimento della sua funzione pubblica, che nell'ordinanza di arresto si definisce "asservita a interessi privati", il fedelissimo di Virginia Raggi abbia favorito qualcuno. Per questo l'inchiesta che ha portato in carcere Marra e l'immobiliarista Sergio Scarpellini per una vicenda legata ad una casa comprata dalla compagna di Marra con due assegni dell'imprenditore, potrebbe incrociarsi con quella sulle nomine, in primis quella del fratello di Marra, Renato, che da vicecomandante della polizia municipale viene promosso dirigente responsabile del turismo. Il tutto con la procedura dell'interpello, che esclude l'obbligo di comparazione dei curriculum e mentre Raffaele viene spostato a dirigere il dipartimento del personale, in pieno conflitto di interessi che però pare non impensierire la sindaca. La Procura su questa vicenda ha acquisito tutti i documenti anche per verificare eventuali responsabilità di Raggi che, al pari della nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria, fatta nonostante i pareri contrari dell'ex capo dell'avvocatura Rodolfo Murra e dell'ex capo di Gabinetto Maria Carla Raineri, potrebbe costarle un avviso di garanzia per abuso d'ufficio. Martedì prossimo, giorno in cui Marra e Scarpellini compariranno davanti al Gip, potrebbe arrivare anche il parere dell'Autorità anticorruzione (Anac) sulla nomina del fratello di Marra. Proprio nella relazione trasmessa al presidente Anac Raffaele Cantone la sindaca si è assunta la responsabilità della scelta sollevando Raffaele Marra. Poi c'è il capitolo conti. I tanti soldi transitati su quelli di Marra, anche esteri presso banche di Malta, dove dal 2015 vivono la moglie e i quattro figli. E sull'isola risiede da tempo anche Catello, altro fratello di Marra, pure lui con un passato nella Guardia di Finanza. Sui conti - secondo un report inviato in Procura dall'Unità di Informazione finanziaria (Uif) della Banca d'Italia - vengono fatti addebiti a scadenza regolare a società del settore nautico. Altri bonifici per l'Uif sono riconducibili alla cessione di una barca. In questo flusso di denaro l'attenzione degli investigatori e dei tecnici di Bankitalia viene attirata da una serie di assegni per un totale di 30 mila euro che riguarderebbero vincite al gioco, anche alle scommesse sui cavalli. Su questa serie fortunata le indagini sono in corso. Le verifiche dei pm puntano ad accertare eventuali estremi di operazioni di riciclaggio e per questo hanno inoltrato rogatorie alle autorità di Malta. In ogni caso da domani sarà una settimana calda in procura: gli interrogatori di garanzia fissati per martedì di Marra e Scarpellini, il giorno dopo toccherà all'ex assessore Paola Muraro comparire davanti ai pm perché indagata per reati ambientali. Anche lei era una fedelissima di Raggi.

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