ROMA. "Tutto M5S ha sempre chiesto l'allontanamento di Marra e che non ci sia mai stata sponda da parte di alcuno. Marra se ne doveva andare e, con cortesia, glielo dissi in faccia".
Lo scrive, in un post sul Blog Di Beppe Grillo, Luigi Di Maio, rivelando un incontro con Marra in cui il responsabile Enti Locali del M5S disse al dirigente romano che "non era il caso che facesse parte del Gabinetto del Sindaco". Parole, le sue, che suonano come una risposta a chi, anche nel M5S, ha criticato la sua linea su Roma.
"Il Movimento 5 Stelle non ha mai avuto dubbi e per questo ha sempre chiesto di allontanare Raffaele Marra dal gabinetto della sindaca. Lo Incontrai una volta, quando era ancora vice capo di gabinetto, dietro richiesta della stessa Raggi. In una riunione precedente, in cui erano presenti membri del cosiddetto direttorio e tutti quelli del cosiddetto minidirettorio, chiedemmo alla sindaca di allontanare Raffaele Marra dal suo gabinetto, e, in quella occasione lei mi chiese, in qualità di responsabile degli enti locali, di incontrare Marra per sentire almeno le sue ragioni", racconta Di Maio rompendo il silenzio in cui era caduto dal giorno dell'arresto di Marra.
"Durante l'incontro, di cui anche Davide Casaleggio e Beppe Grillo erano al corrente, svolto nel mio ufficio a Montecitorio con tanto di registrazione all'ingresso, gli riportai che il Movimento non aveva fiducia in lui e che quindi non era il caso che facesse parte del Gabinetto del sindaco. Ho aggiunto anche che essendo dirigente assunto per concorso non potevamo certo licenziarlo. Lui ci tenne a spiegarmi che le cose che si dicevano sul suo conto non erano vere. Ma il suo racconto non cambiò il mio e il nostro orientamento: non aveva la fiducia del Movimento 5 Stelle, per questo non era opportuno che stesse nel gabinetto del sindaco", sottolinea Di Maio che conclude: "Questo incontro è servito a rendere chiaro, anche se non ce n'era bisogno, come tutto il Movimento ha sempre chiesto l'allontanamento di Marra e che non ci sia mai stata sponda da parte di alcuno".
Anche Alessandro Di Battista rompe il silenzio, in un video via Facebook, sul caso dell'arresto di Raffaele Marra: "Noi dobbiamo imparare dagli errori, capire che ci sono realtà come Roma che hanno bisogno di un supporto maggiore del M5S e che stiamo provando a fare con la decisione presa ieri, che sposo e condivido". E ancora: "La verità è che tutto il M55 aveva chiesto di allontanarlo" ma Virginia Raggi "si è fidata", spiega Di Battista che sottolinea: "A volte siamo ingenui, sì. A volte onestà e ingenuità camminano assieme".
"Avevo bisogno di riflettere, a volte ti capita di scrivere qualcosa a caldo e poi te ne penti, avevo bisogno di fare delle riflessioni", è l'esordio di Di Battista che spiega così il suo silenzio di questi giorni. Quindi Di Battista afferma: "Quando viene arrestato un delinquente io sono sempre contento, se poi questo si era guadagnato la fiducia di un esponente M5S, io sono ancora più contento. La verità è che tutto il M5A aveva chiesto di allontanarlo ma le si è fidata. Io ci sono rimasto male non dell'arresto, ma del fatto che il lavoro di tante persone potesse essere pregiudicato dai comportamenti di uno che con il M5S non c'entra nulla".
Uno, sottolinea, dai comportamenti "torbidi". E Di Battista si sofferma quindi sulla scelta fatta da ieri di far dimettere dai proprio incarichi Salvatore Romeo e Daniele Frongia. "Sono contento della scelta che è stata fatta. Amministrare Roma credo necessiti di un supporto maggiore del M5S. Ora ripartiamo dagli errori. Evidentemente dobbiamo crescere ancora. Anche io sono stato avvicinato da tanti soggetti, che magari hanno doppi fini. Bisogna avere sempre gli occhi aperti, essere sempre attenti. Noi dobbiamo imparare dagli errori, capire che ci sono realtà come Roma che hanno bisogno di un supporto maggiore del M5S, per questo chiedo l'aiuto di tutti", rimarca ancora l'esponente M5S, tra i più ferrei sostenitori della candidatura di Raggi.
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