ROMA. «Dobbiamo riunire la sinistra attorno ai suoi valori, se vogliamo vincere le elezioni. Renzi non può far finta di niente, come se non avesse prevalso il No». È quanto afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista al Corriere della Sera. Rispondendo ad una domanda sul nuovo premier Gentiloni, Boldrini sottolinea una «evidente discontinuità»: «lo stile del presidente del Consiglio, che è stato notato da tutti, anche in Aula».
Quindi aggiunge: «Anch'io mi sarei aspettata qualche segnale in più di cambiamento. Colgo però nel premier questo differente modo di relazionarsi. Ora il Pd dovrà cogliere il malessere del Paese che si è manifestato con il referendum. Altrimenti saranno altri a farlo, a loro modo: con slogan efficaci ma non praticabili; con ricette che non funzionano», come l'uscita dall'euro e «la gestione dell'immigrazione». Si augura che il governo riprenda «il dialogo con le forze sociali, con i corpi intermedi», coinvolgendo i sindacati nelle riforme.
La legislatura arriva alla fine? «Fino a quando c'è la fiducia e c'è una maggioranza, il governo continua», risponde. Il vitalizio? «È uno degli aspetti; non può diventare il centro del dibattito - rimarca -. Il vitalizio non c'è più dalla scorsa legislatura: i deputati versano i contributi, come tutti. Se la legislatura arriva alla fine, prenderanno la pensione quando avranno 65 anni; altrimenti i soldi versati saranno loro restituiti. Bisogna fare chiarezza. Altrimenti il clima di calunnia genera aggressioni gravi».
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