ROMA. «La Lega deve prendere l'iniziativa. Avviare un tavolo del centrodestra. Il momento è questo, dopo rischia di essere troppo tardi». È quanto afferma al Corriere della Sera Roberto Maroni, secondo cui si deve ripartire da un accordo nel centrodestra sulla legge elettorale e poi andare, rapidamente, a elezioni. Con un'alleanza, dice, più solida e «più attrezzata a rappresentare un'alternativa al Pd».
«È impossibile - chiarisce Maroni - pensare a un nostro sostegno a un governo di responsabilità». Quindi, prosegue, «Se lasciamo iniziativa al Pd, loro possono pensare di farsi la legge elettorale che vogliono, pensare di coinvolgere Berlusconi. E poi trascinare tutto al 2018. Ci sono mille modi per farlo e Mattarella non è entusiasta di andare al voto subito. Il punto, per noi, è l'essere in partita. Evitare di essere spettatori».
«Credo che non soltanto per la Lega - dice sulla legge elettorale - potrebbe andare un sistema come quello delle Regioni. Proporzionale, turno unico e soglia di sbarramento al 5 o 6 per cento. E premio di maggioranza: se vuoi la garanzia di governare, il premio lo devi mettere».
«Bene ha fatto Salvini - sottolinea poi Maroni - a dire che invece le primarie vanno fatte subito. Bisognerà trovare il modo, accordarsi, ma la strada in prospettiva non può essere che quella: primarie. Se la palude ci inghiotte, è finita».
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