PALERMO. «In Sicilia ci sarà di sicuro una nuova forza centrista, basta aspettare il risultato del referendum».
L'ha detto Pierferdinando Casini, a Palermo, a chi gli chiedeva se nell'Isola dopo la fuoruscita dallo scudo crociato di alcuni esponenti e la nascita all'Assemblea siciliana del gruppo Centristi per il Sì (composto dai deputati eletti nelle fila dell'Udc nel 2012), è ipotizzabile la nascita di un nuovo soggetto politico di centro.
«Abbiamo una tradizione, siamo alleati di Renzi, ma - ha aggiunto - la nostra storia certamente non ha niente a che fare con quella del Pd. Dobbiamo essere artefici del nostro destino e in questo senso penso a una nuova forza politica».
«C'è la necessità di costruire un'area moderata e popolare molto forte che possa assicurare stabilità, governabilità e modernizzazione. L'alternativa a questo schema politico è il populismo di Grillo, perchè anche quello di Salvini non sfonda, soprattutto al Sud», ha detto il presidente della Bicamerale per le questioni regionali, Gianpiero D'Alia, parlando della nascita di un nuovo soggetto politico di centro dopo la rottura con il leader dell'Udc Lorenzo Cesa.
«Se vogliamo assicurare stabilità di governo e politiche economiche - ha aggiunto - a sostegno del reddito del ceto medio che è la vera spina dorsale del Paese, l'unica alleanza politica che può farlo è quella che si fonda su un'alleanza tra noi e il Pd.
Con un soggetto politico nuovo e credibile che eviti la polverizzazione dell'area moderata e di centro oggi divisa in tanti piccoli partiti e partitini».
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