ROMA. Si fanno sempre più aspre le tensioni fra Beppe Grillo e Matteo Renzi sul tema del referendum costituzionale. «Abbiamo di fronte dei serial killer, persone che vogliono attentare alla vita dei nostri figli tra 20 anni», afferma il leader del M5S . Replica ferma quella del premier che dice: "Io serial Killer? Accusa falsa come le firme del M5s".
Nel video appello lanciato dal suo blog in vista del voto referendario, Grillo usa toni duri contro la riforma costituzionale: «c'è una clausola di supremazia, vuol dire che il governo avoca a sè tutti i contratti. Io devo avvisarvi, questa clausola significa che le multinazionali faranno direttamente i contratti con il governo», spiega Grillo sottolineando, per esempio, le ricadute di ciò sull'ambiente.
«Non cascateci: Grillo, che è uno straordinario professionista della comunicazione, dice che noi siamo i serial killer e tutti rispondono ma così nessuno parla più delle firme false. - risponde Renzi nella diretta #Matteorisponde -. È una tecnica, Grillo e i 5 stelle in queste ore sono in difficoltà perchè è emerso il reato delle firme false. Siccome sotto il profilo comunicativo sono all'angolo, Grillo inventa una frase a effetto cosicchè tutti cadano nel tranello e improvvisamente si nasconde la realtà».
«L'accusa è chiaramente falsa - prosegue il premier -, così come sono falsi tanti dei profili che ci insultano sui social, così sono false le firme dei cinque stelle, mentre sono veri i denari che i Cinque stelle prendono dal Senato. Non cadete nel tranello di Grillo: vuole che non parliamo di questioni concrete perché vuole cancellare l'affittopoli grillina ma non ce la farà».
E aggiunge: «L'Espresso, non smentito, ha scritto che con i rimborsi del Senato pagano la casa a Rocco Casalino. Io ero più per Taricone, ma Casalino è passato dalla casa del Grande fratello alla casa del Grande Senato».
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