ROMA. «Io sono un liberale, Renzi viene dalla sinistra cattolica. Io ho costruito aziende che hanno contributo alla grandezza del nostro Paese, Renzi invece è il tipico esemplare di quella 'Casta" di politici di professione che lui dice di voler combattere. Io ho ottenuto negli anni duecento milioni di voti dagli italiani. Renzi è stato eletto con 112mila voti a sindaco di Firenze, con tutto il rispetto per quella meravigliosa città, e non è stato neppure eletto in Parlamento».
È quanto afferma Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in una intervista al Quotidiano nazionale, in cui, sulla leadership nel suo partito, aggiunge: «E poi io mi sento abbastanza in forma e quindi gli eredi possono aspettare».
«Il dottor Parisi - dice quindi Berlusconi - ha appena annunciato la creazione di un suo Movimento politico. Immagino che si occuperà di questo. Mi auguro che riesca a tradurre in atto il proposito, da lui spesso annunciato e che io ho atteso per mesi, di coinvolgere in politica parti della società civile che per il momento ne sono lontane».
«Stiamo già lavorando - fa anche sapere l'ex premier - con i vertici della Lega e di Fratelli d'Italia a un programma comune», «vorremmo che si andasse a votare non il prossimo anno, ma il prossimo mese, se fosse possibile. Non lo dico sulla base delle convenienze di Forza Italia, ma della necessità che i cittadini possano finalmente tornare a decidere».
Sulla legge elettorale Berlusconi osserva: «Il proporzionale è l'unico sistema perchè oggi i poli sono tre e nessuno supera il 30 per cento». Quindi la sua previsione sugli scenari futuri: «Le dimissioni del premier non le chiediamo noi, ma le ha annunciate lui. Il governo lo farà il Pd».
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