TAORMINA. «Questo governo in caso di vittoria del No, non cade. E penso sia anche giusto, perchè il voto sul governo si dà alle elezioni politiche, quando viene sommato tutto quello che si è fatto, non in questa occasione, dove si discute una pure importantissima Riforma». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, incontrando i giornalisti a Taormina a margine del seminario «Sicilia 2030: un lavoro comune, un compito per ciascuno», organizzato dalla Fondazione Alcide De Gasperi, della quale è presidente.
«Votare sì vuol dire cogliere l'ultimo treno che ha come destinazione il cambiamento. Se lo si perde, dalla stazione non ne riparte un altro immediatamente - prosegue -. Ed è una grande bugia, un grande imbroglio quello che sento dire in giro, che fallita questa riforma, se ne fa un'altra. Si discute da decenni, non è stata fatta. Adesso c'è l'occasione buona, perché perderla?».
«Poi sento altre persone - ha aggiunto il ministro - che hanno sempre condiviso gli obiettivi della riforma come l'eliminazione del bicameralismo perfetto che dà una accelerazione al procedimento legislativo, la diminuzione del numero dei parlamentari, che toglie la confusione nella legislazione tra Stato e Regione. Sento tante persone che dicono questo da anni e che ora votano no per fare cadere questo Governo».
Oltre che del referendum, Alfano ricorda che a Taormina si svolgerà il prossimo G7 e sottolinea: «Quella di Taormina è una sfida straordinaria perché consente alla Sicilia di stagliarsi agli occhi del mondo come una terra in grado di ospitare i grandi eventi e penso che, andando bene il G7, l'Isola potrà candidarsi per le Olimpiadi, non per l'anno in cui Roma le ha perse, ma quelle successive del 2028, con un sistema da infrastrutture. Il G7 potrà essere un volano per grandi eventi in Sicilia».
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