Lunedì 23 Dicembre 2024

Italicum, Bersani: "Stiamo in commissione, ma c'è anche scetticismo"

Pierluigi Bersani

ROMA. «Ho detto che era giusto starci, andare a vedere le carte. Poi sarà consentito mantenere un po' di cautela e anche un po' di scetticismo». Così risponde l'ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a chi alla Camera lo interpella sulla scelta della minoranza di entrare nella commissione Dem incaricata di sondare le modifiche all'Italicum e di farsi rappresentare da Gianni Cuperlo. Quello della commissione Pd sull'Italicum «è un tentativo serio: con questo spirito partecipiamo. Decideremo passo passo quello che faremo ma mi pare che lo spirito sia giusto». Lo dice Gianni Cuperlo, dopo l'ingresso nella delegazione Dem. «Dopo questi anni avere un atteggiamento di cautela mi sembra del tutto ragionevole perchè dalle parole ora è il momento di passare ai fatti», aggiunge. «Serve un impegno pieno del Pd a partire dal segretario nella costruzione di una proposta da poi discutere con gli altri». «Se al referendum vincerà il Sì sarà considerato anche un Sì all'Italicum...», ha detto ieri Bersani, parlando con i cronisti alla Camera della proposta di Matteo Renzi sulla legge elettorale. «Un comitato non si nega a nessuno, ma se si vuole davvero cambiare l'Italicum serve un'iniziativa del governo, prima del referendum». Bersani tiene il punto: «La richiesta di cambiare la legge elettorale non nasce adesso. Sull'Italicum io per la prima volta non ho votato la fiducia, il capogruppo si è dimesso. Poi abbiamo votato il referendum ponendo come condizione che si cambiasse la legge elettorale». Nel merito, sottolinea, la questione ha a che fare con la «democrazia». E all'obiezione che senza il ballottaggio ci si consegna alle larghe intese, Bersani replica: «Non è che se hai la febbre allora rompi il termometro: se la società ti chiede le coalizioni non puoi negargliele. Puoi fare un sistema che limiti la frammentazione ma non puoi pensare di governare da solo con il 25%».

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