ROMA. Il confronto televisivo con il premier Matteo Renzi sul referendum «non è servito a nulla. Dal dibattito è emersa in maniera chiara non la diversità di idee, ma la distanza culturale che ci fa guardare gli stessi problemi da angolazioni diverse. Due mondi diversi che non si sono incontrati. Questo credo che la gente lo abbia capito». Lo afferma il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky in un'intervista alla Stampa. «Al termine del dibattito mi sono sentito a disagio come non mi era mai capitato», racconta Zagrebelsky dicendosi «arrabbiato». «Poi ho ricevuto diverse telefonate, ho parlato con molte persone e tutti mi hanno detto quasi la stessa cosa: di essere riuscito durante il dibattito a far emergere un altro mondo». Sulla battaglia per il no, conclude, «noi andiamo avanti».