PALERMO. Niente tagli, si punta solo alle assunzioni. Sulla sanità in Sicilia si arriva alla tregua dopo il vertice di maggioranza che si è svolto a Palazzo d'Orleans alla presenza del governatore Rosario Crocetta e dei partiti della coalizione, compresa Ncd. Assente come annunciato il Psi. "In un clima disteso - si legge in una nota della Presidenza della Regione -, si è appena concluso l'incontro delle forze di maggioranza, riunite per affrontare le problematiche relative alla bozza di piano della rete sanitaria siciliana. Nel corso del vertice – ha detto il presidente Crocetta - è stato chiarito che non esiste attualmente alcun piano di rete approvato, né dalla giunta nè dall'assessore e che, le ipotesi circolate in questi giorni, sono proiezioni tecniche derivanti dall'applicazione del decreto Balduzzi”. In particolare è stato stabilito di dar voce ai territori. “Un piano sulla sanità – continua il governatore - non può essere un mero fatto burocratico, occorre il confronto coi territori, partendo proprio dalle periferie”. Su questi temi il presidente e l'assessore alla Salute annunciano che sarà avviato il confronto con sindaci, manager, operatori sanitari, sindacati dei lavoratori, categorie professionali e Parlamento, per discutere i criteri di ottimizzazione della rete. Al centro del confronto anche realtà "come Petralia e Mistretta, in considerazione delle difficoltà di collegamento viario con i grandi centri urbani. Il governo e ha ribadito che “non esiste alcun piano di rete definito e la bozza è soltanto una base di discussione che dovrà essere migliorata con l'apporto delle comunità locali. Affrontato anche il tema di ospedali come, ad esempio, quello di Cefalù, che – ha affermato Crocetta - “si intende ulteriormente valorizzare e per il quale che persino nella bozza di piano, non esiste alcuna ipotesi di ridimensionamento”. Il governo al momento punta sul reclutamento del personale, priorità "rispetto all'applicazione della nuova rete, prevista per il 2018". Nei prossimi giorni Crocetta e l'assessore Gucciardi assicurano che invieranno una nota "alla Presidenza del Consiglio, per consentire alla Regione di dotarsi delle risorse umane necessarie per le emergenze e garantire i livelli essenziali di assistenza obbligatori".