PALERMO. E ora l’Udc minaccia l’uscita dal governo. La crisi nella maggioranza aperta dal piano dei tagli negli ospedali si aggrava ogni giorno. I centristi già ieri avevano scaricato l’assessore Baldo Gucciardi parlando di «piano carbonaro» e invocando «un cambio di registro». Oggi vanno oltre: «Se questa è la politica sanitaria del governo dovremo riflettere se continuare a sostenerlo». La riflessione è del leader Gianpiero D’Alia. Al quale non sono piaciute le parole dell’assessore (una intervista è apparsa oggi sul Giornale di Sicilia): «Le dichiarazioni dell’assessore Gucciardi rilasciate alla stampa sono sorprendenti e gravi» ha detto D’Alia, che è anche presidente della commissione bicamerale per le questioni regionali. «È assurdo – ha spiegato D’Alia - chiedere al governo nazionale di autorizzare le assunzioni sulla base di una bozza di piano di tagli che nessuno conosce e che non ha alcun valore politico e giuridico e senza che vi sia alcuna valutazione del sistema privato della sanità che ne ha un oggettivo quanto incomprensibile vantaggio a danno della sanità pubblica». L’Udc ha chiesto ufficialmente di rinviare le assunzioni a dopo le elezioni amministrative e regionali che si svolgeranno fra aprile e ottobre. Mentre è noto che Pd e Ncd stanno provando, come confermato anche dall’assessore, a sbloccare almeno una parte delle 5 mila assunzioni annunciate e mai partite. A D'Alia replica l'assessore Gucciardi, il quale ha assicurato che nessun ospedale verrà chiuso. (LEGGI QUI)